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di Fabrizio Cassinelli (Foto e Video: Annalisa Conter)
ANSA MagazineaMag #50
Visibile all'interno della casa di Verona

Migliaia di biglietti 'dentro' Giulietta

Visibile all'interno della casa di Verona

Lettere e biglietti d'amore da tutto il mondo nel 'cuore' di Giulietta: è la sorprendente scoperta fatta in occasione della rifusione della statua dell'icona veronese dell'Amore, che è stata resa nota dagli artisti che hanno prodotto la nuova statua a pochi giorni da San Valentino. La festività, infatti, a Verona rappresenta il momento clou dell'anno per il cosiddetto 'turismo dell'amore', che ha nella statua e nella Casa di Giulietta (oltre che nella tomba della giovane Capuleti) il suo fulcro. Quando la vecchia scultura è stata rimossa, infatti, per lo stato di ammaloramento dovuto ad anni e anni di esposizione alle intemperie e alla continua 'usura' arrecata da decine di migliaia di turisti, dal suo corpo sono comparsi centinaia di messaggi. Praticamente l'interno cavo della statua ne era pieno zeppo. Non solo bigliettini, ma anche lettere, e le chiavi di molti dei lucchetti che vengono legati all'interno del cortile dagli innamorati di tutto il mondo. Giulietta, grazie all'eterna consacrazione letteraria del dramma di Shakespeare, suscita ancora grandi emozioni ed è al centro di un ininterrotto flusso turistico di fidanzati, sposi e di coppie o di chi, invece, l'amore l'ha perso o non riesce a coronarlo, che si recano in 'pellegrinaggio' a Verona. "Il mito di Giulietta riserva sempre sorprese perché è alimentato dal basso, dai pensieri e dalle azioni degli innamorati di tutto il mondo. E ha sorpreso anche noi che ci siamo occupati del restauro della statua - dice all'ANSA Rodolfo Camatta della storica Fonderia Opere d'Arte - quando abbiamo scoperto che, in molti, avevano fisicamente affidato a Giulietta i propri messaggi d'amore o le chiavi dei chiacchierati lucchetti, inserendoli nelle crepe presenti sulle braccia e sul seno della statua in conseguenza dell'usura data dal contatto con le migliaia di turisti negli anni.

E' sorprendente il riconoscimento e la fiducia che Giulietta continua ad esercitare". L'originale della statua, realizzata nel 1969 dallo scultore Nereo Costantini, è visibile all'interno della Casa di Giulietta, mentre la copia realizzata a regola d'arte dalla fonderia veronese è stata ricollocata nel cortile, là dove gli innamorati di tutto il mondo sanno di poterla trovare e toccare. Se la statua è diventata un'icona mondiale grazie al dramma di Shakespeare, a tenere vivo il suo mito ci hanno pensato le 'segretarie di Giulietta', che fanno capo a un'associazione senza scopo di lucro che ha avuto il merito di fare da interfaccia tra l'icona e il mondo per decenni, e che continua a farlo. Ricevono, leggono e rispondono, infatti, a decine di migliaia di lettere ogni anno con un unico tema: l'amore. Le missive arrivano dai cinque continenti, con prevalenza dall'Europa e dall'America, anche se con l'arrivo, sempre più frequente, di missive dall'Asia e dal Sud-Est asiatico. "Un impegno a cui cerchiamo di far fronte con tutte le nostre umili forze - spiega all'ANSA il presidente del Club di Giulietta, Giulio Tamassia - grazie a un gruppo pazientissime associate, e spesso anche grazie a volontari che vengono qui da mezzo mondo apposta per stare con noi, per aiutarci a rispondere ai messaggi d'amore, a perpetrare il mito stesso di Verona città dell'Amore". Un hobby impegnativo, ma soprattutto un incarico delicato, dato che "non si può scherzare con i sentimenti".

"Ogni suo bacio, ogni sua carezza, è stampato nella mia mente"


La scoperta: bigliettini e chiavi di lucchetti dentro la vecchia statua


Quei messaggi restituiti dal suo 'cuore'

Doveva essere un'operazione delicata, ma tecnicamente uguale a quella di molte altre. La rifusione di una statua, anche se con il volto delicatissimo di Giulietta Capuleti. Invece è stata una grande sorpresa, quando dal suo corpo metallico, usurato dal tempo e dal continuo strofinio dei turisti, è emerso quell'amore di cui Giulietta è icona nel mondo. Un amore ideale ma reale per milioni di persone in tanti Paesi diversi, tanto da aver preso la forma di una moltitudine di bigliettini, infilati negli anni nel corpo della statua durante il passaggio di decine di migliaia di turisti a Casa Giulietta, nel centro di Verona, nel cui cortile sorge la statua.

Con stupore, infatti, nel momento della rifusione, gli artisti e i mastri artigiani hanno visto apparire le prime letterine piegate, poi i biglietti, i post-it, e infine anche qualcosa di metallico...le chiavi con cui alcuni giovani innamorati avevano chiuso dei lucchetti nei dintorni del monumento. Feticci di uno degli ultimi miti d'Italia, l'amore romantico cantato da Shakespeare e famoso nell'immaginario collettivo di tutti noi. "Il mito di Giulietta riserva sempre sorprese perché è alimentato dal basso, dai pensieri e dalle azioni degli innamorati di tutto il mondo. E ha sorpreso anche noi che ci siamo occupati del restauro della statua - dice all'ANSA Rodolfo Camatta della storica Fonderia Opere d'Arte - quando abbiamo scoperto che, in molti, avevano fisicamente affidato a Giulietta i propri messaggi d'amore o le chiavi dei chiacchierati lucchetti, inserendoli nelle crepe presenti sulle braccia e sul seno della statua in conseguenza dell'usura data dal contatto con le migliaia di turisti negli anni. E' sorprendente il riconoscimento e la fiducia che Giulietta continua ad esercitare".

L'originale della statua, realizzata nel 1969 dallo scultore Nereo Costantini, è visibile all'interno della Casa di Giulietta, mentre la copia realizzata a regola d'arte dalla fonderia veronese è stata ricollocata nel cortile, là dove gli innamorati di tutto il mondo sanno di poterla trovare e toccare. "In verità pochi sanno che il mito di Giulietta è tale che le statue della giovane sono più d'una - spiega una guida turistica locale - Oltre a quella nel cortile, che ha sostituito quella vecchia (da cui sono comparsi i bigliettini, NdR) che è stata poi collocata all'interno del Museo che sorge nella Casa di Giulietta, ce ne sono almeno altre cinque. La grazie della sua figura si staglia infatti a Monaco, a S.Franciso, a Chicago, a Bangkok e, di recente, anche in Cina, a Ningbo. E in ognuno di questi luoghi pare che si replichi, come a Verona, il viavai di persone, soprattutto coppiette, o giovani sposi, che si recano davanti all'effige a rendere omaggio al culto dell'Amore, o a chiedere fortuna o fertilità.


Un'icona sempre attuale del sentimento

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Mito femminile nel mondo che si rinnova ogni S.Valentino

Il mito di Giulietta è eterno come il romanzo che l'ha creato, e non soffre di vecchiaia: viene infatti continuamente alimentato da film, libri, iniziative, fiction, merchandising e, quest'anno, anche da Sanremo, dato che sarà presente al Festival della canzone italiana. "Mi sembrava bello portare sul palco dell'Ariston lo spettacolo Romeo e Giulietta. Porteremo un pezzo del musical, che è bellissimo, per festeggiare San Valentino", ha detto infatti Carlo Conti parlando del 'suo' Festival di Sanremo, la cui serata finale sarà proprio il 14 febbraio, Festa degli innamorati.

Sempre in tv il dramma dei due amanti, seppur rivisitato in un'altra epoca, è stato riproposto nello scorso dicembre su Canale 5 in una miniserie in due puntate. Protagonista Alessandra Mastronardi che ha detto: "E' un ruolo quello di Giulietta che ogni attrice sogna di interpretare...". UN successo, ma niente in confronto al clamore suscitato, a livello internazionale, dal film che ha riproposto il mito al cinema, nel 2010, causando perfino un evidente aumento di turisti. In 'Letter to Juliet' Sophie è una giovane americana che va a Verona col fidanzato, per un viaggio romantico, ma lui, chef, è sempre impegnato e le dedica poco tempo. Sophie allora visita l'abitazione di Giulietta e scopre un gruppo di volontarie che ogni sera raccoglie le decine di lettere d'amore lasciate sotto il celebre balcone da turiste innamorate e affrante (Il Club di Giulietta, appunto, NdR). Lei trova nascosta dietro una pietra la missiva di un'adolescente inglese in visita a Verona cinquant'anni prima, innamorata di un italiano, Lorenzo, che non avrebbe più rivisto. E decide di andarla a cercare dando vita a un film strappalacrime.

Una 'Giulietta' che invece si può trovare facilmente ovunque, in Italia, è il modello di auto che porta il suo nome, e che per la casa automobilistica che la produce, l'Alfa Romeo, è diventata un mito nel mito. Dal primo modello, la 24 HP del 1910 che viaggiava ai superreclamizzati cento all'ora e da cui derivarono le prime auto da competizione, fino alla nuova Giulietta, che rinnova la passione degli automobilisti dell'Alfa per la 'fidanzata d'Italia'. Un caso, poi, indubbiamente curioso, che nella storia del nome della storica fabbrica di automobili (oggi proprietà Fca) compaia il cognome dell'ingegner Nicola Romeo, che poi uscì dalla compagine societaria.

Una novità che ha fatto sospirare i fidanzati di mezzo mondo è stata poi la decisione che a Verona, città dell'amore, sia possibile sposarsi nella casa dell'eroina di Shakespeare. Il rovescio della medaglia - in un'epoca di crisi - è che per farlo sia necessario sborsare 600 euro, se si è veronesi, 100 in più per le coppie residenti fuori Comune. Le nozze sul balcone di Giulietta sono aperte anche agli stranieri, che però avranno la tariffa più alta: 800 euro per i cittadini dell'Unione europea, fino ad arrivare a 1.000 euro per gli extracomunitari. Il progetto ''Sposami a Verona'' permette certamente una cerimonia idilliaca. Meno romantica, e dannatamente più concreta, invece, è stata la decisione del Comune di Verona di introdurre un ticket di ingresso al cortile della Casa di Giulietta, che nella bella stagione è letteralmente presa d'assalto da molte migliaia di persone. Prima era a ingresso libero e si pagava solo per visitare la casa, ma l'amministrazione ha deciso di far pagare un biglietto anche per visitare il cortile. L'ingresso sarà spostato nell'attiguo teatro, che con i proprietari delle altre unità immobiliari che insistono sul cortile si suddivideranno parte degli incassi.


Oh Romeo Romeo perché sei tu Romeo!? Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Capuleti.

Giulietta e Romeo

William Shakespeare