"Riaprire per non chiuderci". E' questo il senso dell'intervista rilasciata dal direttore artistico del Teatro Porta Portese di Roma Tonino Tosto, autore, regista e attore. “Il 15 giugno - afferma Tosto - i teatri possono riaprire ma una buona parte di questi non riavvieranno la loro attività in un periodo nel quale normalmente la stagione teatrale si è conclusa e si dovrebbe pensare già alla nuova programmazione. Per quei pochi teatri che, come il nostro, tenteranno di ripartire (sia al chiuso sia all’aperto) non sarà impresa facile. Le norme da rispettare (naturalmente) significano trasformare un evento di aggregazione gioiosa, di incontro e socializzazione in una corsa ad ostacoli che, piuttosto che riavvicinare i cittadini alla normalità, li intimorisce e li allontana. Noi del Teatro Porta Portese apriremo comunque per proseguire la nostra mission socio-culturale, il nostro lavoro di presidio culturale del territorio necessario per rigenerare il senso di appartenenza e comunità, di coesione, conoscenza, benessere, distensione e partecipazione sociale. Un teatro aperto, le sue luci, gli operatori che si muovono all’interno, il pubblico che lo frequenta, garantiscono al territorio in cui opera un punto importante di aggregazione, a volte l’attività principale in orari serali, garantendo a suo modo un presidio di ordine e sicurezza. Permette inoltre ad una serie di altre attività commerciali di restare aperte (bar, ristoranti…) creando un indotto per lo sviluppo del territorio".
"Dal 15 giugno, e per tutta l’estate - conclude il direttore artistico del Porta Portese - organizzeremo mostre fotografiche, presenteremo l’ultimo libro di Mario Quattrucci, ricorderemo nella piazzetta antistante il teatro a lui dedicata il grande poeta, scrittore Mario Lunetta; proporremo una serie di serate dedicate ai nostri grandi cantautori; ospiteremo giovani attori provenienti da scuole di teatro, grazie alla disponibilità di diversi artisti che ci hanno garantito la loro presenza per aiutare il nostro teatro a sopravvivere, rappresenteremo Monologhi e Serate a tre; infine prevediamo un omaggio alla Roma belliana e un breve percorso nella comicità romana.”