Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

“Non dimentichiamo. Cerchiamo quello che ci manca”

“Non dimentichiamo. Cerchiamo quello che ci manca”

27 maggio 2015, 10:36

Redazione ANSA

ANSACheck

“Non dimentichiamo. Cerchiamo quello che ci manca” - RIPRODUZIONE RISERVATA

“Non dimentichiamo. Cerchiamo quello che ci manca” - RIPRODUZIONE RISERVATA
“Non dimentichiamo. Cerchiamo quello che ci manca” - RIPRODUZIONE RISERVATA

Come ogni undici del mese, a Tuzla, le donne che nel luglio di vent'anni fa hanno perso i loro familiari si ritrovano nella casa in cui vive Hajra Catič che, nel '95, ha fondato l'associazione Žene Srebrenice: “Ci siamo messe insieme per cercare i nostri familiari vivi. Pensavamo che i serbi li avessero rinchiusi nei campi di concentramento. Quando poi siamo venute a conoscenza dell'esistenza delle fosse comuni, abbiamo capito che dovevamo cercare i nostri uomini morti”.

Dalla casa di Hajra parte la marcia con la quale le donne mantengono viva la memoria dei propri cari. Attraverso le strade di Tuzla, queste decine di donne, di mogli, di madri, continuano a chiedere verità e giustizia e non si fermeranno finché tutte le fosse comuni saranno aperte e tutti i resti analizzati. “Noi viviamo dall'undici del mese all'undici del mese successivo – dice una delle donne. Non avremo pace finché non troveremo anche l'ultimo osso dei nostri uomini”.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza