Foto di RICCARDO ANTIMIANI E VINCENZO TERSIGNI EIDON
Un uomo di 38 anni è agli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato ieri dalla polizia per la rapina nella filiale del Banco di Napoli a Palazzo San Macuto, nel palazzo che ospita, tra l'altro, le commissioni bicamerali d'inchiesta del Parlamento.
Gli uomini dell'ispettorato di Polizia della Camera lo hanno arrestato ei locali dell'ufficio postale di Montesacro a Roma. Aveva già depositato parte del bottino.
L'uomo lavorava nella mensa di palazzo San Macuto, è stato riconosciuto dalle telecamere di sicurezza.01
"Non avrei mai voluto farlo, ma ero disperato". E' quanto ha detto alla polizia quando è stato bloccato. Il 38enne ha detto di essersi pentito del gesto e che è stato spinto a farlo per grossi problemi economici.
Quando è stato fermato l'uomo, sposato, due figli, aveva appena fatto un bonifico di circa 4 mila euro alla moglie.
Per la rapina indossava una maschera rossa da diavolo. Dopo aver arraffato il bottino è scappato con una auto parcheggiata fuori dal palazzo e ha raggiunto l'ufficio postale di Monte Sacro. Oggi l'uomo era al suo primo giorno di ferie. Avrebbe minacciato la cassiera con un taglierino, avrebbe arraffato i soldi da un cassetto, circa 15 mila euro, e sarebbe poi scappato da un uscita secondaria.
Il rapinatore doveva necessariamente essere esperto dei luoghi: per raggiungere, dopo il 'colpo', l'uscita secondaria del palazzo, in via del Seminario, da cui si è poi dileguato per i vicoli del centro storico di Roma ha dovuto infatti fare un lungo giro per i corridoi del palazzo, salendo e scendendo dal quinto piano. Un percorso che anche diversi assistenti parlamentari non conoscono. Il 'colpo' era oggettivamente difficile: gli ingressi di San Macuto, come tutti quelli degli altri palazzi della Camera dei deputati sono presidiati dagli assistenti parlamentari che sottopongono chiunque entra a rigidi controlli di sicurezza. Peraltro, per entrare nelle sedi della Camera bisogna essere accreditati.
L'uomo è entrato nella piccola filiale del Banco di Napoli intorno alle 9:20. L'ingresso dal quale ha lasciato il palazzo è quello utilizzato dai fornitori della mensa, ora chiusa, che si trovava appunto all'ultimo piano dell'edificio.