Nel semestre il gruppo Azimut ha
registrato ricavi consolidati per 486 milioni e un utile netto
di 171 milioni (+136%). Il patrimonio complessivo a fine giugno
ha raggiunto i 55,9 miliardi (+10% da inizio anno), la raccolta
netta i 2,7 miliardi (+12% rispetto ai primi sei mesi del 2018),
salita a 3,2 miliardi a fine luglio, di cui una buona
parte dal business estero che, grazie alle acquisizioni,
rappresenta oggi il 29% del patrimonio complessivo. Si tratta
del "miglior risultato semestrale della nostra storia in termini
di ricavi e il secondo per utile netto. In particolare il dato
dell'utile ricorrente, al netto delle commissioni di
performance, è il più elevato mai raggiunto e conferma la
solidità del nostro conto economico - commenta il presidente
Pietro Giuliani -. I 300 milioni di utile netto che faremo
quest'anno sono un punto di partenza su cui costruiremo la
futura crescita del Gruppo, che comunicheremo al mercato entro
il primo semestre del 2020 attraverso il nuovo piano industriale
quinquennale".
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