Nei primi nove mesi dell'anno
Eurizon, la società di asset management del gruppo Intesa
Sanpaolo, ha registrato un utile netto consolidato (compreso
l'utile di pertinenza di terzi) pari a 350 milioni di euro, in
calo del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2017. Escludendo
il contributo straordinario derivante dalla cessione di Allfunds
Bank (che ha impattato sull'utile del 2017 per 25,3 milioni di
euro) il risultato netto nel 2018 presenta una crescita del
3,6%.
Il valore del patrimonio gestito è pari a 312 miliardi di
euro (+1,5%). La raccolta netta è pari a 4,9 miliardi di euro,
grazie soprattutto ai fondi aperti su cui "Eurizon si posiziona
al primo posto in Italia - è scritto in una nota - con flussi
netti di oltre 4,8 miliardi". Prosegue il trend di crescita dei
fondi Pir che da inizio anno registrano una raccolta di 678
milioni. Il margine da commissioni sale a 532 milioni, in
crescita di oltre il 7% rispetto ai primi nove mesi dell'anno
precedente.
L'amministratore delegato di Eurizon, Tommaso Corcos, ricorda
che in un "contesto di forte incertezza sui mercati, manteniamo
alta l'attenzione sulle performance, ma l'obiettivo primario si
conferma quello di essere vicini ai nostri clienti, supportando
le reti dei collocatori perché possano guidare i risparmiatori
verso scelte consapevoli e non dettate dall'emotività".
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