Nel 2018 l'ammontare delle gare di
progettazione in BIM ((Building Information Modeling) è salito a
246 milioni di euro, contro i soli 36 milioni nel 2017,
registrando una crescita pari a 8 volte e una forte
accelerazione nel quarto trimestre quando si sono toccati gli 80
bandi per 163 milioni di euro. E' quanto emerge dai dati diffusi
dal Centro studi del Consiglio Nazionale degli Architetti,
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dal Cresme.
Nel primo semestre 2018, inoltre, la percentuale del valore
delle progettazioni in BIM sul totale dei bandi di progettazione
è stata del 12%; nel secondo semestre del 20%; nel quarto
trimestre del 30%.
Sul fronte della committenza, nel 2018 si distinguono le
Amministrazioni pubbliche centrali per numero di gare (172, per
un importo di 82,7 milioni di euro, su 291 gare totali) e le
Regioni per importo (9 gare per 35,5 milioni di euro). Si
distinguono anche i gestori di servizi pubblici: con 22 gare e
71,5 milioni di euro svolgono un ruolo importante nella crescita
del BIM. Circa i Comuni, sono 31, per 12,5 milioni di euro,
quelli che hanno scelto il BIM.
Nell'ambito delle Amministrazioni centrali spicca l'Agenzia
territoriale del Demanio; tra le Regioni spiccano i 6 bandi
dall'ammontare di 32,6 milioni indetti dalla Regione Campania e
il bando dell'importo di 235mila euro dalla Regione Basilicata
per i servizi di progettazione per il completamento, adeguamento
ed ampliamento del Presidio Ospedaliero Villa D'Agri, 1°
stralcio funzionale. L' Anas si segnala tra i gestori dei
servizi pubblici.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale per macro
area, si registra una domanda diffusa su tutto il territorio
nazionale (sono rappresentate tutte le macro aree geografiche),
ma con un ruolo importante del Sud con 94 bandi e 87,2 milioni
di euro messi in gara.
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