"Ci rivolgiamo ai ministri Giovanni
Tria e Paolo Savona che da accademici avevano evidenziato i
danni economici compresi gli effetti negativi sui consumi
derivanti che un intervento fiscale così pesante e perdurante
sugli immobili. A loro chiediamo di correggere questa
impostazione storicizzata, di avere coraggio perché per
rilanciare il settore immobiliare serve qualcosa di diverso".
Così il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa
presentando le osservazioni alla Manovra dell'associazione dei
proprietari di casa. Confedilizia è preoccupata del continuo
calo dei prezzi degli immobili. Dopo un -17% dei prezzi nel
2017, il calo sta proseguendo anche nel 2018 con un ulteriore
-5% nel primo semestre 2018. Auspicando in futuro interventi più
radicali, Confedilizia chiede dei miglioramenti in Manovra. I
punti importanti riguardano: la cedolare sui negozi, l'unione di
Imu e Tasi, l'eliminazione delle tasse sui canoni di locazione
non percepiti, l'eliminazione di Imu e Tasi sui negozi sfitti (e
in prospettiva sugli immobili sfitti), la stabilizzazione della
cedolare secca al 10% per gli alloggi "a canone concordato".
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