L'indice Fiups dell'ultimo
quadrimestre del 2017 è migliorato salendo da 19,32 a 19,59 e le
prospettive per il 2018 indicano ottimismo per l'andamento
dell'economia e del real estate. E' quanto emerge dall'indagine,
elaborata su base quadrimestrale dal Dipartimento di Scienze
Economiche e Aziendali dell'Università di Parma in
collaborazione con Sorgente Group e Federimmobiliare.
In dettaglio cresce la quota di chi vede nel futuro immediato
una riduzione dei tempi di vendita degli immobili anche se i
prezzi non saliranno. Rimane forte l'interesse per il settore
commerciale, seguito dall'alberghiero. Per queste due tipologie
di immobili non si prevedono sconti tra il prezzo richiesto per
la vendita e quello finale.
Più attraente il Nord, soprattutto per residenziale e
industriale ma il Centro riguadagna posizioni sul fronte dei
negozi. Roma per il turismo risulta ancora la destinazione
migliore per i capitali. Continua la tendenza positiva anche per
gli investimenti. Gli intervistati si aspettano una crescita
nella gestione del portafoglio di operatori come fondi pensione,
casse di previdenza e compagnie di assicurazione. Occhi puntati
soprattutto sul settore degli uffici, ma anche alberghiero e
industriale. Gli intervistati indicano inoltre grande attenzione
per lo sviluppo delle SIIQ, che quest'anno potranno anche
accogliere gli investimenti provenienti dai Piani individuali di
risparmio (Pir). Questi, insieme ai fondi immobiliari,
potrebbero contribuire a migliorare la liquidità del mercato
immobiliare. I Non Performing Loans, ossia i crediti
inesigibili, si confermano infine come interessante destinazione
di investimento per gli operatori del settore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA