"Dopo 1300 giorni dal riconoscimento
in Senato, da parte del Ministro dei beni culturali, del debito
dello Stato nei confronti dei proprietari di dimore storiche,
nel disegno di legge di bilancio per il 2018 sono state
stanziate le somme volte ad estinguere i debiti pregressi, pari
a oltre 97 milioni di euro". A segnalarlo è Confedilizia, in una
nota nella quale precisa che il disegno di legge di bilancio per
il 2018 ha ora stanziato, per ogni anno relativo al triennio
2018-2020, la somma di 60.167.301 euro da destinare
all'estinzione dei debiti pregressi.
"Sono stati necessari più di tre anni e mezzo, una
molteplicità di atti di sindacato ispettivo - presentati da
numerosi parlamentari - e un puntuale memoriale scandito mese
per mese dalla stessa Confedilizia, per riuscire a ottenere lo
stanziamento necessario a sostenere gli interventi di
manutenzione sugli immobili di interesse storico-artistico".
Confedilizia ricorda che l'articolo 31 del codice dei beni
culturali e del paesaggio dispone che in caso di restauro o di
interventi conservativi autorizzati su immobili sottoposti al
vincolo delle Soprintendenze - che hanno il compito di valutarne
la tutela e conservazione e di richiederne interventi di
manutenzione - il proprietario, il possessore o il detentore del
bene che abbia dato corso a detti interventi a spese proprie
possa ottenere i contributi statali previsti.
"Il lento e farraginoso meccanismo di erogazione di questi
contributi - che si aggiunge ai limiti delle disponibilità che
il Ministero alloca annualmente - ha portato all'accumulo di
debiti nei confronti dei privati che ammontano, come detto, a
oltre 97 milioni di euro".
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