Risolvere una volta per tutte il
problema dello smaltimento dell'amianto dagli edifici ricorrendo
al beneficio fiscale del credito di imposta. Così come
attualmente avviene per le ristrutturazioni edilizie. E' quanto
chiede una proposta di legge già presentata presso la sala del
Carroccio in Campidoglio dal presidente dell'Osservatorio
Nazionale Amianto, Ezio Bonanni e curata per la parte fiscale
dal commercialista Nicola Forte. La proposta utilizza la leva
fiscale per incentivare gli interventi di bonifica dei siti in
amianto. La bonifica dovrà interessare sia i luoghi di
produzione, ma anche gli immobili detenuti a titolo privato. Una
situazione 'seria' considerato che l'Italia è stato uno dei
maggiori produttori ed utilizzatori di materiali di amianto (per
un totale di 3.748.550 tonnellate nel periodo dal 1945 fino al
1992), il secondo in Europa, dopo l'Unione Sovietica e che l'Oms
stima la sola esposizione professionale a polveri e fibre di
amianto provochi 107.000 decessi l'anno solo per mesotelioma,
cancro polmonare e asbestosi.
L'utilizzo della 'leva fiscale' - spiega la relazione al
provvedimento - mediante il riconoscimento ai soggetti che
producono reddito d'impresa, di un apposito credito d'imposta e
di detrazioni ad hoc per i privati, intende stimolare gli
interventi di bonifica e smaltimento del materiale cancerogeno.
Per le imprese il credito di imposta "risulta idoneo alla
finalità di fruire del beneficio nel più breve tempo possibile
in quanto può essere utilizzato anche dalle imprese in perdita o
che non devono dichiarare, nei periodi di imposta in cui hanno
sostenuto le spese agevolate, un reddito imponibile. L'utilizzo
può essere effettuato esclusivamente in compensazione con i
debiti fiscali/contributivi dell'impresa. Il beneficio si
applica alle spese relative agli interventi effettuati con
decorrenza dal 1° gennaio 2018 le cui spese sono state sostenute
a partire dalla medesima data e può essere utilizzato in
compensazione, in considerazione delle specifiche finalità,
anche oltre il limite annuale di 250.000 euro. La proposta di
legge intende incentivare la bonifica anche per gli immobili non
impiegati nell'attività produttive di impresa. Si tratta, ad
esempio delle abitazioni, cantine, tettorie, uffici, etc
detenuti a titolo privato. Si prevede il rafforzamento della
detrazione con l'innalzamento della percentuale dal 50 al 75%.
Inoltre il contribuente potrà scegliere come utilizzare con
maggiore efficacia il beneficio suddividendo la spesa detraibile
in un numero variabile di rate da 5 a 10.
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