Gli incentivi non bastano, per
battere la crisi, servono meno tasse. Così, in sintesi, il
presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi, oggi a Verona nella
relazione conclusiva del suo mandato in occasione del XIV
congresso nazionale della Federazione Italiana Agenti
Immobiliari Professionali.
"Non possiamo piu' subire una politica miope che non guarda
all'immobiliare e alle imprese del settore come leva per la
crescita economica nel nostro Paese", ha detto.
"Non aver compreso che il settore immobiliare e' anticiclico e
che quindi bisognava puntare su di esso invece che tassarlo, ci
ha condannato ad una ripresa molto piu' lenta rispetto agli
altri Paesi europei. La crisi non e' ancora finita e non finira'
se non si tornera' a puntare sull'immobiliare, che e' un motore
importante per uscire dalla crisi".
Secondo il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa,
"Le politiche fiscali degli ultimi anni nei confronti della
proprieta' immobiliare hanno avuto effetti deleteri. Ed oggi
anche diversi studiosi ed economisti si stanno convincendo che
tassare l'immobiliare non e' meno dannoso rispetto alla
tassazione del lavoro".
Ed il presidente dell'Osservatorio Parlamentare per il
Mercato Immobiliare Vincenzo Gibilino ha sostenuto come:"Una
consistente riduzione e modifica della tassazione
sull'immobiliare, riportando indietro l'orologio fiscale al
2008, è l'unica strada percorribile e assennata per creare le
condizioni di ripresa di un settore a dir poco martoriato da
politiche disastrose, confuse e contraddittorie. Serve una
totale inversione di tendenza per rimettere in moto il mercato,
per ridare slancio alle compravendite, senza perdere altro tempo
prezioso".
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