Meno burocrazia, incentivi fiscali
stabilizzati, una revisione delle strategie del sistema bancario
per migliorare l'accesso al credito, attenzione alle norme sulla
sicurezza in cantiere. Su questi punti si deve basare una
"alleanza" tra imprese e istituzioni per un "nuovo modello di
sviluppo" che parte da Milano, secondo Assimpredil Ance,
l'associazione che raggruppa le imprese di costruzione delle
province di Milano, Lodi, Monza, Brianza. "C'è ottimismo a
Milano - ha detto il presidente della associazione, Marco
Dettori nel corso della relazione che ha aperto l'assemblea
generale - e l'obiettivo è di farne un laboratorio dove gli
attori sono lavoratori, imprese e istituzioni". A Milano e
Provincia nei prossimi dieci anni, secondo un dato di Scenari
Immobiliari, potrebbero esserci più di 15 milioni di metri
quadrati da rigenerare, con un valore di investimento di circa
20 miliardi. "Auspichiamo una rapida revisione delle strategie
del nostro sistema bancario - ha precisato Dettori - che
dovrebbe sostenere tanto le grandi trasformazioni, quanto
l'insieme dei piccoli e medi investimenti di ricucitura urbana a
chi guarda il nostro tessuto produttivo". Assimpredil Ance punta
anche l'attenzione sugli appalti per le grandi opere "che negli
ultimi anni sono rimaste appannaggio di pochi grandi
appaltatori" da cui sono rimaste escluse le piccole medie
imprese che caratterizzano il milanese. "C'è la necessità di
tutelarle - ha concluso Dettori - nella partecipazione alle
procedure ad evidenza pubblica in relazione al loro potenziale,
per la creazione di posti di lavoro, crescita e innovazione".
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