"Il Governo non sembra ancora
cogliere la drammaticità della situazione" degli immobili
commerciali. "In Senato, su impulso di Confedilizia, erano stati
presentati - da gruppi parlamentari di maggioranza (Pd, Ap) e di
opposizione (Forza Italia, Lega Nord) - emendamenti al decreto
Mezzogiorno finalizzati ad introdurre sperimentalmente la
cedolare sulle locazioni commerciali per le sole regioni del Sud
e, dopo estenuanti trattative, con ulteriori restrizioni tali da
limitare l'onere della misura a circa 15 milioni di euro (pari -
per capirsi - allo 0,03% del gettito delle imposte sugli
immobili, che è di 50 miliardi). Il Governo ha detto no anche a
questa modalità pressoché simbolica di introdurre la misura.
A questo punto non si sa cosa pensare". Lo afferma in una nota
il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
"Il commercio e l'artigianato diffuso sono stati assicurati -
da sempre - dal risparmio di famiglie che hanno investito i loro
redditi in locali da affittare. Da tempo questo investimento non
garantisce un reddito e i proprietari tentano di disfarsi dei
loro immobili. Risultato: locali vuoti, centri storici
abbandonati, strade deserte, degrado, criminalità, senza
considerare la moria di imprese e la perdita di posti di lavoro.
- sottolinea - Le nostre città muoiono e non viene approvata
neanche una misura dal costo di 15 milioni di euro (ma vengono
dati 100 milioni alle Province)".
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