Bene il nuovo Codice degli appalti
ma è necessario tutelare al meglio il ruolo dell'Anac. Così in
sintesi, in una nota il presidente dell'Ance, Gabriele Buia sul
decreto correttivo al Codice che contiene "molte soluzioni
positive che vanno nella direzione da noi auspicata di una
maggiore efficienza del sistema dei lavori pubblici" . Un
obiettivo che può essere raggiunto, secondo Buia "anche
attraverso chiare indicazioni sui poteri dell'Anac la cui
missione da noi sposata fin dall'inizio è quella di garantire in
maniera trasparente e spedita l'applicazione di regole certe e
uguali per tutti". Per questa ragione, "è indispensabile che
l'Anac possa contare su un regolamentazione operativa e
strumenti adeguati per favorire il decongestionamento del
contenzioso, uno dei principali freni all'apertura dei cantieri,
evitando però di ingolfarla con competenze di ogni genere". In
termini di trasparenza, poi, "va eliminato il criterio del
massimo ribasso che non può e non deve essere utilizzato dalle
amministrazioni per aggiudicare le gare in quanto esiste il
metodo antiturbativa, da noi caldeggiato da tempo e ora previsto
nel correttivo fino a 2 milioni di euro, che consente alle
stazioni appaltanti di escludere in modo automatico le offerte
anomale in fase di gara assicurando trasparenza, celerità e
regolarità alle procedure".
Notevoli perplessità, per il presidente dell'Ance permangono
invece soprattutto in materia di subappalto. "Qualche
miglioramento alla norma c'è stato ma rimangono numerose
criticità operative per le imprese che peraltro sono in netto
contrasto con quanto previsto dalla disciplina europea in
materia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA