"Positive le norme sui compensi e sui
consorzi stabili; necessario un attento monitoraggio
sull'attuazione delle norme sull'appalto integrato". Così, in
una nota l' Oice - l'Associazione delle società di ingegneria e
architettura aderente a Confindustria - sul decreto correttivo
del codice dei contratti pubblici approvato giovedì scorso.
"Adesso occorre assicurare stabilità delle regole almeno per
due anni, come Parlamento e Consiglio di Stato hanno richiesto,
e una loro completa attuazione a partire dai livelli di
progettazione, per passare ai bandi-tipo e ai contratti-tipo,
fino ad arrivare alle linee guida per il BIM.", sostiene il vice
presidente con delega agli sviluppi legislativi, Giorgio Lupoi.
"Molto positivo è che sia stato ribadito il principio
generale dell'affidamento dei lavori sulla base del progetto
esecutivo; avevamo chiesto che fossero ridotte le eccezioni e il
fatto di avere eliminato i casi di urgenza è sicuramente
positivo dal momento che è proprio dietro al vago concetto di
"urgenza" che spesso ha prosperato la mancanza di trasparenza.
Accettabile, ma a condizione di effettuare un serio monitoraggio
sull'attuazione della norma, è l'eccezione che mira a superare
il blocco per i progetti definitivi approvati al 19 aprile del
2016: ne vediamo la positività nell'effetto di rilancio del
settore delle costruzioni - anche se ci si potrebbe chiedere
come mai ad un anno dall'entrata in vigore del codice ci siano
ancora progetti definitivi non messi in gara per ottenere gli
esecutivi - ma siamo certi che i risultati più rilevanti
arriveranno dalla messa in gara dei tanti progetti esecutivi
commissionati in questi ultimi undici mesi ai
progettisti".
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