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Alberghi: Rics, investitori chiedono standard internazionali

Alberghi: Rics, investitori chiedono standard internazionali

Strutture italiane sovrastimate del 20%

ROMA, 06 dicembre 2016, 18:19

Redazione ANSA

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"In Italia gli immobili alberghieri vengono sovrastimati, a volte fino al 20% rispetto al valore reale" e mancano "procedure standardizzate condivise", fondamentali per attirare investitori internazionali. A sottolinearlo è Rics (Royal Institution of Chartered Surveyors), organizzazione mondiale che raccoglie i professionisti del settore immobiliare, nel documento "Valutazione degli immobili a destinazione turistico-ricettiva". Il documento è finalizzato ad uniformare l'approccio valutativo delle strutture alberghiere in conformità agli standard internazionali di valutazione Rics. Promuovere questi standard "significa offrire uno strumento di valutazione riconosciuto e condiviso a livello internazionale, significa lavorare per un mercato più imparziale, consapevole e trasparente", ha sottolineato il presidente di Rics in Italia, Daniele Levi Formiggini. Soprattutto alla luce del fatto che il mercato italiano è caratterizzato da circa 34.000 hotel sul territorio, con strutture di piccole dimensioni (in media 30 camere e una gestione di tipo familiare) e una scarsa penetrazione delle grandi catene. "L'offerta alberghiera in Italia è una delle più frammentate d'Europa", spiega l'organizzazione, evidenziando che "di fronte a questo contesto di disomogeneità, gli investitori stranieri tendono ad approcciare il mercato italiano con cautela". I deal più importanti nel 2016 si sono registrati solo a Roma, Milano, Firenze e Venezia, mete del turismo internazionale.
   

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