"Il lavoro del Governo, per quanto
riguarda l'immobiliare, si articola su tre settori che
coinvolgono tutti gli ambiti: prima di tutto le politiche di
bilancio espansionistiche, anche se entro i vincoli imposti
dalla Ue. In questo il governo ha tentato di tagliare le imposte
al settore e nel 2017 l'Irea sarà tagliata dal 27,5% al 24%". Lo
ha sottolineato Fabrizio Pagani, Capo della segreteria tecnica
del Ministro Pier Carlo Padoan, commentando il 'Re Meeting tra
Industria Immobiliare e Istituzioni', che si è tenuto ieri a
Roma, patrocinato da Palazzo Chigi e dal sistema Anci.
"Ci sono poi le riforme strutturali - ha aggiunto - in questo
molto è stato fatto e ancora c'è da fare, soprattutto in materia
di semplificazione e tempi certi. La Pa deve essere più
'investor friendly'". In merito agli investimenti per le imprese
e alle difficoltà per la mancanza di capitali, "abbiamo messo a
punto i Fondi e le Siiq che attraggono capitali anche esteri
perché sono strumenti trasparenti e ben compresi dagli
investitori esteri che hanno già strumenti omologhi". Per il
direttore generale di Assoimmobiliare, Paolo Crisafi, in questo
scenario "è fondamentale l'interazione di Cdp, Agenzia del
Demanio, Invimit e industria immobiliare". I pilastri indicati
da Pagani, per Crisafi, rappresentano la sintesi della giornata
'Re Meeting immobiliare', organizzato dall'Associazione.
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