L'attuale panorama economico
dell'Italia? E' "molto, o abbastanza negativo" per il 62% dei
commercialisti, interpellati dal Censis. Ed il prossimo anno non
sarà 'roseo' a giudizio del 48,8% degli esponenti della
categoria, perché "il quadro rimarrà negativo come oggi, per il
38,7% peggiorerà e solamente per il 12,5% migliorerà".
All'interno del rapporto illustrato questa mattina, a Roma, dal
responsabile dell'area politiche sociali del Censis Francesco
Maietta, e discusso dal presidente dell'Ordine nazionale dei
commercialisti Massimo Miani, viene messo in risalto il
pessimismo dei professionisti, che "prevedono che, di qui a
cinque anni, sopraggiungeranno maggiori difficoltà nel gestire
un'impresa (il 54,7% degli intervistati), nei rapporti con il
fisco (53,8%) e con le banche (60%)". Mettersi in proprio e
portare avanti un'azienda sarà, nell'avvenire, "sempre più
complicato", affiora dalla ricerca. E, perciò, scrive il Censis,
viene raffigurata una "vera e propria voglia di fuga degli
imprenditori, cui i commercialisti danno voce": il piccolo
titolare di una società, "in fondo, sogna la pensione (una
qualche 'quota 100' salvifica) per se stesso". E desidererebbe
che i propri figli andassero all'estero.
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