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Unioncamere, carenza di alcuni profili

Unioncamere, carenza di alcuni profili

A ottobre 370.000 contratti,+31.000 rispetto a un anno fa

ROMA, 26 ottobre 2018, 12:52

Redazione ANSA

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Aumentano le imprese che programmano assunzioni, aumentano i contratti offerti, ma aumenta anche la difficoltà di far incontrare domanda e offerta di lavoro, che tocca il suo massimo dallo scorso anno. E' quanto emerge dai dati del sistema informativo Excelsior riferiti a ottobre - secondo quanto riporta Unioncamere in una nota - secondo i quali a fronte di circa 370.000 contratti di lavoro da stipulare entro fine mese (31.000 in più rispetto a un anno fa), il 29% delle imprese presenterà difficoltà di reperimento del personale (era il 25% a ottobre 2017). Unioncamere sottolinea che sono forti le differenze territoriali. Si passa da un massimo intorno al 42% di difficoltà riferite alle province di Pordenone, Lecco, Ferrara e Bologna a valori intorno al 15% a Brindisi, Benevento, Taranto e Ragusa. Tra i profili professionali più difficili da reperire ci sono i tecnici in campo ingegneristico (61,2%), quali ad esempio tecnici addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico e tecnici per la gestione, manutenzione ed uso di robot industriali; gli operai specializzati nella lavorazione dei metalli (58%), tra cui fonditori, saldatori, fabbri; gli addetti a macchinari dell'industria tessile (50,3%); gli ingegneri (49,8%); gli operai di macchine automatiche (49,7%); gli elettromeccanici (47%), come ad esempio installatori, montatori, manutentori di macchinari per impianti industriali, di apparecchiature elettriche, elettroniche, informatiche. Cresce di oltre due punti percentuali rispetto allo scorso anno anche la quota di imprese che ha in programma ingressi di personale, passando dal 14,5% di ottobre 2017 al 16,8% del mese in corso. Il territorio bolognese è quello dove le imprese segnalano fino a 42 ingressi su 100 difficili da trovare (con picchi nei comuni dei Centri per l'impiego di Minerbio, Alto Reno Terme e San Giovanni in Persiceto). Nel Centro è Perugia a detenere il primato per difficoltà di reperimento (33,4%, con un massimo al Cpi di Città di Castello), mentre a Roma solo circa un'entrata su 5 presenta criticità (al di sotto della media nazionale). Nel Sud e Isole sono generalmente più contenute le difficoltà di reperimento che vanno dal 27,5% di Napoli al 16,8% di Palermo.
   

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