Il Veneto si appresta ad avere una
specifica legge per il settore artigiano. L'assessore regionale
allo sviluppo economico Roberto Marcato ha presentato oggi alla
terza commissione consiliare che lo ha licenziato, il testo del
disegno di legge che andrà a disciplinare il settore una volta
approvato dal Consiglio. L'assessore ha sottolineato che non c'è
mai stata una legge finalizzata all'artigianato in Veneto. "C'è
la legge regionale n. 67 del 1987 che disciplina le modalità di
iscrizione all'albo delle imprese artigiane, ma non è
sicuramente una legge di incentivazione delle imprese artigiane.
In stretto raccordo con le associazioni categoria abbiamo voluto
uno strumento normativo che promuova il ruolo economico, sociale
e culturale delle imprese artigiane e del loro patrimonio di
conoscenze ed esperienze, riconoscendo l'artigianato come
settore trainante dell'economia veneta e fonte di occupazione".
Marcato si è detto particolarmente soddisfatto del lavoro svolto
per arrivare alla stesura di una normativa importante e attesa.
"L'auspicio - ha aggiunto - è che ora, dopo il passaggio in
commissione, la legge venga discussa e approvata presto dal
Consiglio Regionale per dare risposte tempestive alle esigenze
di sviluppo economico del nostro territorio, che non può
attendere tempi lunghi. Per questo ho apprezzato la
disponibilità dimostrata dai componenti della commissione, anche
di quelli dell'opposizione presenti oggi".
Il settore dell'artigianato è stato esposto in misura
rilevante alle conseguenze della crisi economica che ha
interessato il Veneto a partire dal 2009. A fine 2016 si
contavano poco più di 129.000 imprese artigiane (pari a circa il
30% di tutte le imprese attive nella regione), con una
contrazione rispetto al 2009 di quasi 15.000 imprese. Il disegno
di legge contiene una disciplina organica, proponendosi di
provvedere alla tutela, allo sviluppo e alla promozione
dell'artigianato e delle produzioni artigiane nelle loro diverse
espressioni. Avrà una dotazione finanziaria di oltre 20 milioni
di euro. "Puntiamo non solo alla valorizzazione dell'artigianato
artistico e tradizionale - ha concluso Marcato - ma anche a
rinnovare il settore, grazie all'impiego di tecnologie
innovative, incoraggiandone così la continuità anche nelle
giovani generazioni".
Nel testo di legge viene confermata la competenza delle
camere di commercio in materia di tenuta e gestione dell'albo
delle imprese artigiane e viene introdotta la figura del maestro
artigiano, titolo attribuito dalla Regione al titolare
dell'impresa artigiana o al socio lavoratore, al fine di
garantire la trasmissione delle conoscenze e degli antichi
mestieri e la formazione dei giovani artigiani. Le imprese nelle
quali opera un maestro artigiano possono essere riconosciute
come "bottega scuola".
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