Si allarga il fronte a favore di
misure di alleggerimento fiscale per le Partite Iva. Dopo la
Lega anche il M5S pensa ad alzare il tetto per i regimi
forfettari semplificati che consenta una tassazione sostitutiva
al 15% da 50 a 80 mila euro di guadagni annui. Una misura che
arriverà con ogni probabilità nella legge di bilancio e che,
come ha spiegato il vicepremier Luigi Di Maio, sarà resa
possibile, assieme a quelle su "imprese, lavoratori e
pensionati" alle quali sta lavorando l'esecutivo grazie ai
margini in più che l'Italia chiederà alla Ue. Le riforme fiscali
(e quelle del sostegno al reddito) secondo i pentastellati,
devono diventare riforme che l'Europa non può legare al rapporto
deficit/Pil. La misura per le partite Iva, che ha già ricevuto
il plauso di Forza Italia e può contare quindi su un'amplissima
maggioranza in Parlamento, sarebbe una sorta di 'anticipo' di
quella flat tax la quale non potrà che arrivare con gradualità a
partire dall'anno prossimo. Anche questo provvedimento tuttavia
non è a costo zero. Secondo alcune stime potrebbe gravare sulle
casse dello Stato per 1 miliardo di euro. Nel dettaglio il
progetto prevederebbe l'innalzamento del tetto dei regimi
forfettari da 50 a 80 mila euro in modo da allargare la platea
dei beneficiari. Secondo alcune recenti stime de Il Sole 24ore
potrebbero essere interessate fra i 500 e i 550mila. Numeri
importanti dal punto di vista economico ma anche elettorale e
che negli scorsi anni erano state un bacino di consensi
soprattutto per Forza Italia e Lega cui evidentemente il M5S
vuole puntare. Non a caso lo scorso 16 giugno il viceministro
all'economia leghista Massimo Garavaglia aveva spiegato come in
tema fiscale qualcosa potesse essere fatto entro il 2018, specie
per le imprese citando l'avvio della flat tax e la pace fiscale
oltre appunto "ad allargare i modelli di sistemi forfettari per
fatturati ridotti di pmi e partite Iva". Il forfait permette
appunto una tassazione sostitutiva del 15% (compreso Irpef e
Irap) e adempimenti burocratici semplificati senza fattura
elettronica obbligatoria fra privati e spesometro. Inoltre
secondo alcune indiscrezioni di stampa potrebbero essere
inseriti anche provvedimenti a favore delle start up impegnate
nelle nuove tecnologie.
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