L'Unione nazionale consumatori vede
nell'aumento della fiducia un "effetto Governo Conte". "E'
normale - afferma il presidente Massimiliano Dona - che con la
nascita di un nuovo Esecutivo gli italiani confidino in un
cambiamento e guardino con rinnovata speranza al futuro. E'
sempre successo. Il problema è mantenere nel tempo questa
attesa".
"Il fatto che sia un investimento di fiducia nel nuovo
Esecutivo è attestato dalla componente relativa alle attese
sulla situazione economica dell'Italia che balza da -22,3 a
+1,7" conclude Dona. L'associazione ricorda gli ultimi
precedenti: a dicembre 2016, con il Governo Gentiloni, la
fiducia salì da 107,8 a 110,5 (+2,7 punti); a marzo 2014 (le
rilevazioni sulla fiducia sono fatte nei primi 15 giorni del
mese, quindi pur avendo giurato in febbraio, il 22, l'effetto si
ebbe a marzo), con il Governo Renzi, passò da 94,7 a 97,9 (+3,2
punti); a maggio 2013, con il Governo Letta, salì da 83,8 a
93,8, con un balzo record di 10 punti; a novembre 2011, con
Monti, salì da 90,4 a 94,1 (+3,7). In tal senso il +0,8 punti
del Governo Conte è "inferiore ai precedenti aumenti".
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