Economisti, formatori, ingegneri
elettrotecnici, traduttori e interpreti e matematici. Sono
questi i laureati più richiesti dalle imprese di industria e
servizi, per le quali quello che conta è anche l'esperienza
maturata. E' quanto emerge dall'analisi del sistema informativo
Excelsior, realizzata da Unioncamere con Anpal, Agenzia
Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, circa le
previsioni di assunzione tra luglio e settembre 2017, per un
totale di quasi 970 mila unità.
La laurea è richiesta per il 12,3% dei 969 mila posti di
lavoro previsti, in particolare in Lombardia, ma la 'caccia' al
titolo giusto sarà dura per il 34,4% delle posizioni sia per
mancanza di candidature (17,8%) che per la loro inadeguatezza
(14,8%). Meno ardua, invece, la ricerca tra i diplomati (19,3%),
ai quali sono riservate il 36% delle entrate, con punte di
complessità per gli indirizzi di produzione industriale e
artigianale (45,1%), informatico e telecomunicazioni (44,9%).
L'esperienza, secondo l'analisi, è spesso un fattore
discriminante per la ricerca del candidati, in particolare per i
laureati ai quali viene richiesta nel 79,6% dei casi (contro una
media del 67%). Ma a fare la differenza nella scelta sono anche
le competenze maturate. A 4 laureati su 5 viene richiesto
l'utilizzo di tecnologie e strumenti internet e a 1 su 2
l'applicazione di soluzioni creative e innovative.
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