(ANSA) - MILANO, 29 OTT - In assenza di un aumento delle
quotazioni di pmi esiste "il rischio concreto" di una bolla
speculativa sulle società a piccola e media capitalizzazione
quotate a Piazza Affari. È quanto si legge in una lunga analisi
condotta sui Pir da Deloitte, Nctm e Jeme (un'associazione
no-profit formata da studenti della Bocconi, che fornisce
servizi di consulenza professionale alle imprese).
"Qualora questa crescita nei volumi e nella liquidità degli
indici" che sono influenzati dai Pir "non fosse supportata da
una corrispondente quotazione di un numero adeguato di pmi, e
dato che l'attuale bacino di imprese è limitato, vi sarebbe il
rischio concreto che si formi una bolla speculativa delle Mid e
Small Cap". Un fenomeno, si legge nello studio, "dovuto alle
innumerevoli risorse investite nei mercati, troppo piccolo sotto
molti aspetti, che hanno reagito al successo dei Pir con un
aumento sregolato delle valutazioni".
La crescita delle società quotate "risulta fondamentale per
permettere il corretto funzionamento di indici di mercato come,
ad esempio, l'Aim". Per stimolare un numero di quotazioni
"effettivamente sufficiente" a rimuovere il rischio bolla lo
studio suggerisce l'introduzione di "incentivi alla quotazione".
Da gennaio 2017 a fine giugno 2018, si legge nel paper, sono
stati lanciati 70 prodotti Pir con una raccolta di 14,4 miliardi
di euro, con una previsione di 67,9 miliardi di raccolta nei
primi cinque anni di vita dei Pir. Lo studio, analizzando
l'andamento dell'indice FTSE Italia Pir pmi All, evidenziava un
aumento medio dei prezzi del 40% tra gennaio e ottobre 2017.
(ANSA).