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Responsabilità editoriale di Advisor
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Una storia lunga settant’anni e votata ad un unico obiettivo: connettere i mercati finanziari allo sviluppo su scala globale. Un concetto, quello di sviluppo, che dal 1947 ad oggi ha subito una significativa evoluzione, visibile in quelle che sono le pietre miliari dell’impegno della Banca Mondiale nell’opera di intermediazione fra l’universo dei capitali e quello dell’economia reale, intesa nel senso più ampio possibile, includendo cioè gli ambiti dell’istruzione, della sanità, delle libertà individuali e politiche come precondizioni per un reale sviluppo insieme sociale ed economico. Il 15 luglio 1947 la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo fa il suo debutto sui mercati finanziari con un’emissione di obbligazioni a 10 e 25 anni in dollari statunitensi. Il doppio binario dell’individuazione di progetti e aree d’intervento nel contesto post seconda guerra mondiale e sviluppo di prodotti finanziari su scala globale guida l’attività dei dieci anni successivi di Banca Mondiale, che nel 1959 ottiene la certificazione di emittente a tripla A da parte delle principali agenzie di rating. Nei 30 anni successivi le emissioni Banca Mondiale crescono fino a raggiungere i mercati finanziari di tutto il mondo per oltre 15 differenti valute di denominazione e nel giugno 1989 viene annunciato agli investitori il primo “Global Bond” di World Bank, offerto simultaneamente su tutti i mercati raggiunti dall’istituzione. Le tappe del terzo millennio permettono di ripercorrere la recente evoluzione del concetto di sviluppo. Nel 2000 nasce l’e-bond Banca Mondiale, offerto tramite piattaforme digitali, nel 2008 i green bond, volti a finanziare progetti legati alla preservazione dell’ambiente, e nel 2017 le obbligazioni per lo Sviluppo Sostenibile che rappresentano una delle più importanti novità dell’anno sui mercati finanziari.
Come tutte le emissioni Banca Mondiale, le Obbligazioni per lo Sviluppo Sostenibile hanno l’obiettivo di coniugare l’offerta di un prodotto dal profilo interessante per i risparmiatori al reperimento di capitali volti a finanziare progetti in grado di favorire una crescita inclusiva, equa e sostenibile, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, accrescendo contemporaneamente la resilienza a situazioni di crisi. L’investitore può contare sulla sicurezza di un emittente con rating massimo a garanzia di un’obbligazione a cui non sono applicabili procedure di bail-in e che è inoltre soggetta fiscalmente ad un’imposta sostitutiva pari al 12,5%, contribuendo contemporaneamente al reperimento di capitali da utilizzare al fine di ridurre la disuguaglianza su scala mondiale.
I proventi delle Obbligazioni per lo Sviluppo Sostenibile sono, infatti, utilizzati per attività di sviluppo in linea con gli obiettivi della Banca Mondiale, che raccoglie fondi sul mercato internazionale dei capitali per supportare il finanziamento di progetti nei paesi membri beneficiari. Questi progetti, selezionati in collaborazione con i paesi privilegiando i settori in cui la Banca Mondiale può apportare il maggiore contributo, sono volti a ridurre la povertà e a stimolare una crescita equa e condivisa in numerosi settori: istruzione, sanità, agricoltura, sicurezza alimentare e infrastrutture essenziali.
Le Obbligazioni per uno Sviluppo Sostenibile della Banca Mondiale offrono, dunque, agli investitori l’opportunità di supportare i paesi membri nel raggiungimento dei loro obiettivi. Nel 2017 la Banca Mondiale ha prestato 23 miliardi di dollari per finanziare 133 progetti a sostegno dei Paesi in via di sviluppo e finalizzati a trovare soluzioni alle sfide di sviluppo e crescita sia a livello locale che globale.
Per maggiori informazioni, per conoscere tutte le emissioni Banca Mondiale e per tutti i dettagli sui progetti sostenuti è possibile consultare il sito www.obbligazionisostenibili.org
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