"Vogliamo dare solidità alla nostra
crescita attraverso nuovi business, come quelli legati al ciclo
dell'acqua. Il contributo più importante di quest'ultimo periodo
è la metanizzazione della Sardegna su incarico di Italgas, oltre
ai contratti pluriennali per le gestioni energetiche di realtà
importanti come le Città Metropolitane di Bologna, Roma, Milano.
Nei prossimi mesi punteremo anche sull'estero, dove siamo già
presenti in Romania. Il mercato è in continua evoluzione e
l'innovazione è il motore principale della nostra cooperativa".
Così il suo presidente, Paolo Barbieri, illustra al Resto del
Carlino i prossimi obiettivi di Cpl Concordia, colosso
cooperativo privato nel settore energia e gas, con un fatturato
2018 a quota 257 milioni, al servizio (80%) delle
multiutilities, degli enti pubblici, e dei privati per il 20%.
Sede a Concordia, nel cuore della Bassa modenese colpita dal
terremoto del maggio 2012, Cpl ha 1.550 dipendenti (solo nel
2018, anno di ripresa, sono stati assunti 180 nuovi impiegati)
ed è a capo di un gruppo di 30 società controllate.
"Nel 2019 - anticipa Barbieri, da un anno alla guida della
cooperativa - contiamo di superare i 300 milioni grazie a
facility management, cogenerazione, pubblica illuminazione, reti
tecnologiche e fornitura software: considerando la stagnazione
dell'economia nazionale è un ottimo risultato, ma prevediamo
un'ulteriore crescita grazie allo sviluppo di nuove tecnologie
legate a 'blockchain' e 'big data'. Stiamo investendo nel
settore del Gn1, il gas naturale liquefatto (a meno 163 gradi)
che siamo in grado di trasportare dove non c'è la rete.
Punteremo anche sulla vendita di prodotti certificati per la
gestione gas metano, sfruttando il nostro storico know how".
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