Cresce in Italia il mercato del
credito fra privati basato sulle piattaforme digitali e dove le
banche possono e stanno collaborando con le aziende del fintech.
Il segmento del P2P (peer to peer lending market) ha visto, nel
2018, 10 piattaforme erogare 763 milioni - un aumento del 125%
rispetto ai 340 milioni nel 2017. I dati, che emergono dalla
ricerca "P2P Lending Market" dell'Osservatorio Fintech
Innovation di Abi Lab, il Centro di Ricerca e Innovazione per la
banca promosso dall'Associazione bancaria italiana, in
collaborazione con Medici, prevedono una ulteriore crescita
anche nel 2019. Infatti "mentre in precedenza i finanziatori
erano solo i privati, negli ultimi anni si nota che gli
investitori istituzionali stanno diventando i principali
finanziatori di queste iniziative". In questo campo le banche si
stanno muovendo verso una modalità di interazione sempre più
ampia con le fintech. Collaborando, infatti, si rendono più
efficienti le modalità con cui raggiungere particolari segmenti
di clientela che chiede credito e, allo stesso tempo, si offrono
possibilità di nuovi investimenti per i clienti con maggiore
capacità patrimoniale. Il P2P lending è una forma di prestito
tra privati, basato su una piattaforma digitale che permette di
avere e di dare credito senza la partecipazione diretta di una
istituzione finanziaria. In particolare, il P2P lending si
rivolge a piccole e medie imprese, soggetti privati e
investitori istituzionali lato raccolta. La fintech della
piattaforma e la banca cooperano vantaggiosamente per l'intero
processo anche per consentire una migliore selettività,
predicibilità di comportamenti e qualità del portafoglio.
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