Nuovi governi populisti, in Europa
ma anche in Brasile, crescita demografica di determinate zone
dell'Africa e dell'Asia, guerra dei dazi tra Usa e Cina. Sono
molti i mutamenti geopolitici che influiranno in diversa misura
sul mercato internazionale dello shipping, come ha spiegato Mark
Lowe, direttore della società di consulenza Monact Risk
Assessment Services, in occasione del 5° forum organizzato da Il
Secolo XIX/The MediTelegraph,questa volta intitolato appunto
"Shipping e geopolitica, la spinta della tecnologia e il freno
del proibizionismo".
L'argomento, introdotto da Gian Enzo Duci, presidente di
Federagenti (associazione nazionale degli agenti marittimi) e
per l'occasione moderatore della tavola rotonda, è stato
approfondito da Lowe, che ha parlato anche della recente
reintroduzione delle sanzioni americane nei confronti dell'Iran,
paese con cui l'Italia intrattiene storicamente saldi legami
commerciali, oggi messi in discussione proprio dalla politica
estera di Washington.
Sulla questione è intervenuto - lamentando una latitanza del
Governo "che ci ha dato scarsissima protezione politica in
questa vicenda e ha accettato di subire l'effetto delle sanzioni
imposte da un altro paese, ovvero gli Stati Unti" - Augusto
Cosulich, amministratore delegato del gruppo Fratelli Cosulich,
uno degli speaker della tavola rotonda che ha visto intervenire
anche Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti; Franco Mariani, Segretario generale di Assoporti;
Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica Conftrasporto; Cesare
d'Amico, Amministratore delegato di d'Amico Società di
Navigazione; Bartolomeo Giachino, Presidente di Saimare; Marco
Padovan, avvocato dello Studio Legale Padovan e - trami un
videomessaggio essendo impegnato in una missione a Singapore -
il Presidente dell'AdSP del Mar Adriatico Settentrionale Pino
Musolino.
A seguire una seconda tavola rotonda si è concentrata sugli
effetti dell'innovazione tecnologica e in particolare della
blockchain.
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