L'Italia diventa il 27esimo
Paese europeo a siglare la Partnership europea per la tecnologia
blockchain, un sistema innovativo di crittografia che aumenta la
sicurezza di tutte le operazioni svolte online, dalle valute
virtuali come i bitcoin all'internet delle cose come auto
connesse o la e-healt. Il governo italiano lancerà quindi un
"fondo" ad hoc "al Mise" con la prossima finanziaria per
sviluppare questa ma anche l'intelligenza artificiale (AI) e
appunto l'internet delle cose, in sinergia con i fondi Ue che
nei prossimi anni verranno mobilitati per questi obiettivi. E'
quanto ha annunciato il ministro allo sviluppo economico e al
lavoro Luigi Di Maio in occasione della cerimonia della firma
della Partnership a Bruxelles, avvenuta con la commissaria Ue al
digitale Mariya Gabriel.
"Sono molto contento del fatto che l'Italia oggi entra
ufficialmente nell'era della blockchain con l'adesione alla
Partnership europea", un passo di grande "importanza" perché "è
come se d'ora in poi ci fosse sempre un notaio invisibile ad
assisterci e che ci difende da ogni fregatura", ha spiegato Di
Maio, aggiungendo che questa tecnologia aiuterà anche a tutelare
il 'Made in Italy' dalla contraffazione.
L'iniziativa Ue, a cui Roma aveva già espresso l'intenzione
di aderire sotto il precedente governo, è stata lanciata lo
scorso aprile e a oggi, con la firma formale dell'Italia, conta
26 stati membri più la Norvegia. Questa prevede, entro fine
anno, l'identificazione di una serie iniziale di servizi
pubblici digitali transfrontalieri da sviluppare via
l'infrastruttura Ue, definendone il modello di governance, le
specifiche tecniche e le condizioni necessarie per metterle in
atto. L'obiettivo è sviluppare standard europei comuni e
l'interoperabilità, evitando così una frammentazione del mercato
unico digitale con il ricorso a costose soluzioni nazionali una
diversa dall'altra per fornire gli stessi servizi.
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