Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Economia

COMUNICATO STAMPA - Responsabilità editoriale di Business Wire

La Commissione europea approva l’utilizzo di Darzalex®? (daratumumab) in combinazione con bortezomib, talidomide e desametasone (VTd) nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi idonei al trapianto

  • Il regime daratumumab-VTd rappresenta la prima opzione terapeutica approvata nel corso di oltre sei anni per i pazienti di nuova diagnosi idonei al trapianto di cellule staminali1
  • L’approvazione è basata sui dati dello studio di fase 3 CASSIOPEIA, che ha dimostrato come l’aggiunta di daratumumab abbia portato a tassi di risposta superiori e una più lunga sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto a VTd in monoterapia2
  • Daratumumab è stato utilizzato per trattare oltre 100.000 pazienti in tutto il mondo3
  • Si tratta delle sesta approvazione di daratumumab e della terza per il trattamento di prima linea4

Business Wire

Le società farmaceutiche Janssen di Johnson & Johnson oggi hanno annunciato che la Commissione Europea (CE) ha concesso l’autorizzazione alla commercializzazione di Darzalex® (daratumumab) in combinazione con bortezomib, talidomide e desametasone (VTd) nel trattamento dei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi idonei al trapianto autologo di cellule staminali (ASCT). Questa approvazione è basata sui dati della prima parte dello studio di fase 3 CASSIOPEIA (MMY3006), pubblicati sulla rivista The Lancet5 nel mese di giugno 2019 e presentati al congresso 2019 dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO).

“L’efficacia del trattamento di prima linea è critica per massimizzare il tempo intercorrente sino alla recidiva. Ci siamo quindi chiesti se potevamo migliorare lo standard di cura offerto da bortezomib, talidomide e desametasone (VTd) per dare ai pazienti prezioso tempo in più”, spiega Philippe Moreau, M.D., sperimentatore principale e Direttore del reparto di ematologia presso l’ospedale dell’università di Nantes, Francia. “Lo studio CASSIOPEIA ha risposto in modo definitivo alla domanda, dimostrando che aggiungendo daratumumab in combinazione con VTd si possono ottenere remissioni significative e inoltre prolungare la PFS. Sono lieto di constatare che anche la Commissione Europea lo ha riconosciuto”.

“L’approvazione di oggi segna la prima opportunità per pazienti di nuova diagnosi idonei al trapianto di essere trattati con un anticorpo monoclonale; segna anche il primo nuovo trattamento per questa popolazione di pazienti in oltre sei anni”, commenta il Dott. Patrick Laroche, Direttore dell’area terapeutica di ematologia per la regione EMA (Europa, Asia mediorientale e Africa) presso Janssen-Cilag. “Siamo molto lieti che pazienti di nuova diagnosi con mieloma multiplo e i loro medici avranno a disposizione un’ulteriore terapia per il trattamento di prima linea, da lungo tempo attesa.”

Lo studio di fase 3 CASSIOPEIA si articola in due parti. I risultati di questa prima parte dello studio hanno dimostrato che, dopo il consolidamento, il tasso di risposta completa rigorosa (stringent complete response, sCR) era significativamente superiore nel braccio trattato con daratumumab-VTd (29%) rispetto a quello trattato con VTd in monoterapia (20%) (Rapporto di probabilità [OR] = 1,60; intervallo di confidenza [IC] al 95%, 1,21-2,12; P<0,0010).2 A un follow-up mediano di 18,8 mesi, la PFS era migliorata significativamente nel gruppo trattato con daratumumab-VTd rispetto a VTd in monoterapia (rapporto di rischio [HR] = 0,47; IC al 95%, 0,33-0,67; P<0,0001), mentre la PFS mediana non veniva raggiunta in nessuno dei due bracci.2 L’aggiunta di daratumumab a VTd ha portato a un tasso di PFS di 18 mesi, pari al 93%, rispetto all’85% con VTd in monoterapia.2

Gli eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE) di grado 3-4 più frequenti (?10%) per daratumumab-VTd e VTd, rispettivamente, sono stati neutropenia (28% rispetto a 15%), linfocitopenia (17% rispetto a 10%), stomatite (13% rispetto a 16%) e trombocitopenia (11% rispetto a 7%).2 Nel braccio trattato con la combinazione daratumumab-VTd, si sono verificate reazioni relative all’infusione nel 35% dei pazienti.2

“Questa approvazione comprova il nostro impegno a indagare daratumumab nei primi stadi del mieloma multiplo e a sviluppare opzioni per il trattamento di prima linea più efficaci per pazienti di nuova diagnosi idonei al trapianto”, aggiunge Craig Tendler, M.D., Vicepresidente del settore Clinical Development and Global Medical Affairs, Oncology, Janssen Research & Development, LLC.

#FINE#

In Europa daratumumab è indicato:4

  • in combinazione con lenalidomide e desametasone, o bortezomib, melfalan e prednisone, nel trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo di nuova diagnosi non idonei al trapianto autologo di cellule staminali;
  • in combinazione con lenalidomide e desametasone, o bortezomib e desametasone, nel trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo già sottoposti ad almeno una terapia precedente;
  • in monoterapia nel trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo recidivante e refrattario, le cui terapie precedenti abbiano incluso un inibitore del proteasoma e un agente immunomodulatore, e con progressione dimostrata della malattia durante l’ultima terapia.

Informazioni sullo studio CASSIOPEIA6

Lo studio, randomizzato, multicentrico, in aperto di fase 3 è sponsorizzato dall’ente francese Intergroupe Francophone du Myélome, in collaborazione con l’organizzazione Cooperative Trial Group for Hematology Oncology del Belgio-Paesi Bassi e con Janssen Research & Development, LLC. Per lo studio sono stati arruolati 1.085 pazienti di nuova diagnosi con mieloma multiplo sintomatico non trattato in precedenza e idonei sia alla chemioterapia ad alte dosi sia al trapianto di cellule staminali. Nella prima parte dello studio i pazienti sono stati randomizzati per ricevere un trattamento di induzione con solo VTd o in combinazione con daratumumab, terapia ad alte dosi e ASCT, e terapia di consolidamento con solo VTd o in combinazione con daratumumab. In questa parte dello studio l’endpoint primario è rappresentato dalla percentuale di pazienti che raggiunge una sCR a 100 giorni dal trapianto. Nella seconda parte dello studio, attualmente in fase di svolgimento, i pazienti con risposta parziale o migliore nella prima parte saranno sottoposti a una seconda randomizzazione per ricevere un trattamento di mantenimento con daratumumab 16 mg/kg ogni otto settimane, per un massimo di due anni, oppure saranno tenuti sotto osservazione, ma senza ulteriore trattamento. In questa parte dello studio l’endpoint primario è la sopravvivenza libera da progressione (PFS).

Informazioni su daratumumab

Daratumumab è un biologico innovativo7 mirato alla CD38, una proteina di superficie con espressione elevata in diverse cellule di mieloma, indipendentemente dalla fase della malattia.8 Si ritiene che daratumumab provochi la morte delle cellule tumorali tramite diversi meccanismi d’azione immunomediati – la citotossicità complemento-dipendente (CDC), la citotossicità anticorpo-dipendente mediata da cellule (ADCC) e la fagocitosi cellulare anticorpo-dipendente (ADCP), oltre che tramite l’apoptosi, in cui una serie di passaggi molecolari nella cellula ne provoca la morte.4 Daratumumab ha provocato la riduzione di un sottoinsieme di cellule soppressorie di derivazione mieloide (CD38+ MDSC), come le cellule T regolatorie CD38+ (T-reg) e quelle B CD38+ (B-reg).4 Dal momento del suo lancio, daratumumab è stato utilizzato per trattare oltre 100.000 pazienti in tutto il mondo.3 Daratumumab viene attualmente valutato nell’ambito di un programma di sviluppo clinico completo in una gamma di scenari di trattamento del mieloma multiplo, come il trattamento di prima linea e delle recidive.6,9,10,11,12,13,14,15 Sono in fase di pianificazione o di svolgimento studi aggiuntivi per valutarne il potenziale rispetto ad altri tumori ematologici maligni e pre-maligni con espressione della CD38, come il mieloma indolente, o smouldering.16,17 Per ulteriori informazioni consultare il sito https://www.clinicaltrials.gov/.

Per ulteriori informazioni su daratumumab consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto all’indirizzo https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/darzalex.

Nel mese di agosto 2012, Janssen Biotech, Inc. e Genmab A/S hanno sottoscritto un accordo internazionale che ha concesso a Janssen i diritti di licenza esclusivi per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di daratumumab.18

Informazioni sul mieloma multiplo

Il mieloma multiplo (MM) è un tumore del sangue incurabile che ha origine nel midollo osseo ed è caratterizzato da un'eccessiva proliferazione delle plasmacellule.19 In Europa, nel 2018, sono stati diagnosticati oltre 48.200 casi di MM e sono deceduti più di 30.800 pazienti.20Quasi il 60% dei pazienti con MM non sopravvive più di 5 anni dopo la diagnosi.21

Anche se il trattamento può portare alla remissione della malattia, sfortunatamente per i pazienti vi sono alte possibilità di ricaduta perché attualmente non esiste una cura.22 Il mieloma multiplo refrattario si verifica quando la malattia del paziente avanza entro 60 giorni dall'ultimo trattamento.23,24 Il cancro recidivo si verifica quando la malattia si manifesta nuovamente dopo un periodo di remissione iniziale, parziale o completa.25 Mentre in alcuni casi il mieloma multiplo è totalmente asintomatico, la maggior parte dei pazienti viene diagnosticata a causa di sintomi quali problemi alle ossa, emocromo basso, ipercalcemia, insufficienza renale o infezioni.26 I pazienti che recidivano dopo il trattamento con le terapie standard, come gli inibitori del proteasoma e gli agenti immunomodulanti, hanno prognosi infausta e poche opzioni di trattamento disponibili.27

Informazioni sulle case farmaceutiche Janssen di Johnson & Johnson

Janssen è impegnata a creare un futuro in cui le malattie siano un ricordo del passato. Siamo le società farmaceutiche di Johnson & Johnson e lavoriamo instancabilmente per trasformare in realtà questo futuro per i pazienti di tutto il mondo, usando la scienza lottiamo contro le malattie, migliorando l'accesso ai trattamenti con l'ingegnosità e curando la mancanza di speranza con tanta passione. Ci concentriamo sulle aree mediche in cui maggiormente possiamo fare la differenza: patologie cardiovascolari e metaboliche, immunologia, malattie infettive e vaccini, neuroscienza, oncologia e ipertensione polmonare.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina www.janssen.com/emea. Per essere sempre informati sulle ultime notizie seguire l’azienda su www.twitter.com/janssenEMEA. Janssen-Cilag, Janssen Research & Development, LLC e Janssen Biotech, Inc. fanno parte delle società farmaceutiche di Johnson & Johnson.

Avvertenze sulle dichiarazioni a carattere previsionale

Il presente comunicato stampa contiene “dichiarazioni a carattere previsionale” in base alla definizione contenuta nella legge Private Securities Litigation Reform Act del 1995, relative ai benefici di daratumumab per il trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo. Si consiglia ai lettori di non fare affidamento su tali dichiarazioni previsionali, che sono basate sulle attuali aspettative di eventi futuri. Se le ipotesi di base dovessero rivelarsi imprecise o si dovessero verificare rischi noti o sconosciuti oppure incertezze, i risultati effettivi potrebbero differire sostanzialmente dalle aspettative delle società farmaceutiche Janssen e/o di Johnson & Johnson. Rischi e incertezze includono, ma non a titolo esaustivo: difficoltà e incertezze insite nelle attività di ricerca e sviluppo del prodotto, compresa l’incertezza del successo clinico e dell’ottenimento delle approvazioni normative; l’incertezza del successo commerciale; difficoltà o ritardi nella produzione; la concorrenza, inclusi i progressi tecnologici, i nuovi prodotti e i brevetti ottenuti dalla concorrenza; le difficoltà inerenti ai brevetti; l’efficacia dei prodotti o i problemi di sicurezza con conseguente ritiro dei prodotti o interventi normativi; i cambiamenti nei modelli di comportamento e di spesa degli acquirenti dei prodotti e dei servizi di assistenza sanitaria; le modifiche alle leggi e ai regolamenti in materia, comprese le riforme sanitarie mondiali; e infine, le tendenze verso il contenimento dei costi per l’assistenza sanitaria. Un ulteriore elenco di tali rischi, incertezze e altri fattori è consultabile nella relazione annuale di Johnson & Johnson presentata sul modulo 10-K per l’anno fiscale terminato il 30 dicembre 2018, incluso quanto riportato alle voci “Cautionary Note Regarding Forward-Looking Statements” (Nota cautelare sulle dichiarazioni a carattere previsionale) e “Item 1A. Risk Factors” (Voce 1A. Fattori di rischio), oltre che nella relazione trimestrale più recente presentata sul modulo 10-Q e ai documenti successivamente depositati dalla società presso la Securities and Exchange Commission. Copie di tali documenti sono consultabili online sui siti www.sec.gov e www.jnj.com oppure previa richiesta a Johnson & Johnson. Né alcuna delle case farmaceutiche Janssen né Johnson & Johnson si assumono l’obbligo di aggiornare qualsiasi dichiarazione a carattere previsionale a seguito di nuove informazioni, eventi o sviluppi futuri.

Riferimenti


1 Johnson & Johnson. European Commission Approves VELCADE® As A Frontline Induction Therapy Before Stem Cell Transplantation. Comunicato stampa dell’8 agosto 2013. Consultabile alla pagina: https://www.jnj.com/media-center/press-releases/european-commission-approves-velcade-as-a-frontline-induction-therapy-before-stem-cell-transplantation Ultimo accesso: gennaio 2020.

2 Moreau P, Attal M, Hulin C, et al. Phase 3 randomized study of daratumumab (DARA) + bortezomib/thalidomide/dexamethasone (D-VTd) vs VTd in transplant-eligible (TE) newly diagnosed multiple myeloma (NDMM): CASSIOPEIA Part 1 results. Presentato al congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), Chicago, IL, USA, 31 maggio – 4 giugno 2019.

3 Janssen. Data on file: RF-82203. Daratumumab: New patient starts launch to date. Dicembre 2019

4 Agenzia europea per i medicinali. Riassunto delle caratteristiche del prodotto DARZALEX, novembre 2019. Consultabile alla pagina: https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2019/20191119146548/anx_146548_en.pdf Ultimo accesso: gennaio 2020.

5 Moreau P, Attal M, Hulin C, et al. Bortezomib, thalidomide, and dexamethasone with or without daratumumab before and after autologous stem-cell transplantation for newly diagnosed multiple myeloma (CASSIOPEIA): a randomised, open-label, phase 3 study. The Lancet. Volume 394, Issue 10192, P29-38, July 06, 2019.

6 ClinicalTrials.gov. A study to evaluate daratumumab in transplant eligible participants with previously untreated multiple myeloma (Cassiopeia). NCT02541383. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02541383 Ultimo accesso: gennaio 2020.

7 Sanchez L, Wang Y, Siegel DS, Wang ML. Daratumumab: a first-in-class CD38 monoclonal antibody for the treatment of multiple myeloma. J Hematol Oncol. 2016;9:51.

8 Fedele G, di Girolamo M, Recine U, et al. CD38 ligation in peripheral blood mononuclear cells of myeloma patients induces release of protumorigenic IL-6 and impaired secretion of IFNgamma cytokines and proliferation. Mediat Inflamm. 2013;2013:564687.

9 ClinicalTrials.gov. A study comparing daratumumab, lenalidomide, and dexamethasone with lenalidomide and dexamethasone in relapsed or refractory multiple myeloma. NCT02076009. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02076009 Ultimo accesso: gennaio 2020.

10 ClinicalTrials.gov. Addition of daratumumab to combination of bortezomib and dexamethasone in participants with relapsed or refractory multiple myeloma. NCT02136134. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02136134 Ultimo accesso: gennaio 2020.

11 ClinicalTrials.gov. A study of combination of daratumumab and Velcade (bortezomib) melphalan-prednisone (DVMP) compared to Velcade melphalan-prednisone (VMP) in participants with previously untreated multiple myeloma. NCT02195479. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02195479 Ultimo accesso: gennaio 2020.

12 ClinicalTrials.gov. Study comparing daratumumab, lenalidomide, and dexamethasone with lenalidomide and dexamethasone in participants with previously untreated multiple myeloma. NCT02252172. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02252172 Ultimo accesso: gennaio 2020.

13 ClinicalTrials.gov. A study of Velcade (bortezomib) melphalan-prednisone (VMP) compared to daratumumab in combination with VMP (D-VMP), in participants with previously untreated multiple myeloma who are ineligible for high-dose therapy (Asia Pacific region). NCT03217812. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03217812 Ultimo accesso: gennaio 2020.

14 ClinicalTrials.gov. Comparison of pomalidomide and dexamethasone with or without daratumumab in subjects with relapsed or refractory multiple myeloma previously treated with lenalidomide and a proteasome inhibitor daratumumab/pomalidomide/dexamethasone vs pomalidomide/dexamethasone (EMN14). NCT03180736. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03180736 Ultimo accesso: gennaio 2020.

15 ClinicalTrials.gov. Study of carfilzomib, daratumumab and dexamethasone for patients with relapsed and/or refractory multiple myeloma (CANDOR). NCT03158688. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03158688 Ultimo accesso: gennaio 2020.

16 ClinicalTrials.gov. A study to evaluate 3 dose schedules of daratumumab in participants with smoldering multiple myeloma. NCT02316106. Consultabile alla pagina:https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02316106 Ultimo accesso: gennaio 2020.

17 ClinicalTrials.gov. An efficacy and safety proof of concept study of daratumumab in relapsed/refractory mantle cell lymphoma, diffuse large B-cell lymphoma, and follicular lymphoma. NCT02413489. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02413489 Ultimo accesso: gennaio 2020.

18 Johnson & Johnson. Janssen Biotech announces global license and development agreement for investigational anti-cancer agent daratumumab. Comunicato stampa del 30 agosto 2012. Consultabile alla pagina: https://www.jnj.com/media-center/press-releases/janssen-biotech-announces-global-license-and-development-agreement-for-investigational-anti-cancer-agent-daratumumab Ultimo accesso: gennaio 2020.

19 American Society of Clinical Oncology. Multiple myeloma: introduction. Consultabile alla pagina: https://www.cancer.net/cancer-types/multiple-myeloma/introduction Ultimo accesso: gennaio 2020.

20 GLOBOCAN 2018. Cancer Today Population Factsheets: Europe Region. Consultabile alla pagina: https://gco.iarc.fr/today/data/factsheets/populations/908-europe-fact-sheets.pdf Ultimo accesso: gennaio 2020.

21 De Angelis R, Minicozzi P, Sant M, et al. Survival variations by country and age for lymphoid and myeloid malignancies in Europe 2000-2007: results of EUROCARE-5 population-based study. Eur J Cancer. 2015;51:2254-68.

22 Abdi J, Chen G, Chang H, et al. Drug resistance in multiple myeloma: latest findings and new concepts on molecular mechanisms. Oncotarget. 2013;4:2186–207.

23 National Cancer Institute. NCI dictionary of cancer terms: refractory. Consultabile alla pagina: https://www.cancer.gov/publications/dictionaries/cancer-terms?CdrID=350245 Ultimo accesso: gennaio 2020.

24 Richardson P, Mitsiades C, Schlossman R, et al. The treatment of relapsed and refractory multiple myeloma. Hematology Am Soc Hematol Educ Program. 2007:317-23.

25 National Cancer Institute. NCI dictionary of cancer terms: relapsed. Consultabile alla pagina: https://www.cancer.gov/publications/dictionaries/cancer-terms?CdrID=45866 Ultimo accesso: gennaio 2020.

26 American Cancer Society. Multiple myeloma: early detection, diagnosis and staging. Consultabile alla pagina: https://www.cancer.org/content/dam/CRC/PDF/Public/8740.00.pdf Ultimo accesso: gennaio 2020.

27 Kumar SK, Lee JH, Lahuerta JJ, et al. Risk of progression and survival in multiple myeloma relapsing after therapy with IMiDs and bortezomib: a multicenter international myeloma working group study. Leukemia. 2012;26:149-57.

Gennaio 2020

CP-132210

Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido.

Richieste di informazioni da parte dei media
Noah Reymond
Cellulare: +31 621 38 5718
E-mail: NReymond@ITS.JNJ.com

Rapporti con gli investitori:
Christopher DelOrefice
Telefono: +1 732-524-2955

Lesley Fishman
Telefono: +1 732-524-3922

Permalink: http://www.businesswire.com/news/home/20200121005480/it

Video Economia


Vai al sito: Who's Who

Modifica consenso Cookie