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Bono lancia Ipo

Debutto in Borsa il 3 luglio

L'offerta pubblica per il debutto in Borsa di Fincantieri, atteso il 3 luglio, servirà al gruppo di cantieristica navale a rafforzare il patrimonio e finanziare la crescita. Anche per questo per almeno tre anni non ci saranno dividendi dalla società triestina, primo grande ritorno delle privatizzazioni a Piazza Affari dalla quarta tranche dell'Enel nel 2005, tralasciando l'Ipo di Enel Green Power del 2010 che vedeva Enel come venditore. "Ci serve un aumento di capitale che ci aiuti ad avere una struttura patrimoniale solida per le sfide poste in futuro", ha spiegato l'A.d Giuseppe Bono presentando la quotazione. "La storia dimostra che siamo in grado di raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti", ha poi garantito. L'offerta Fincantieri si è aperta oggi e durerà fino al 27 giugno. La quotazione avverrà con la vendita di 704 milioni di azioni. Di queste, solo 104 milioni saranno vendute dall'azionista Fintecna.

Al socio pubblico andranno così fino a 104 milioni di euro, visto il prezzo per azione atteso tra 0,78 e 1 euro. Altri 106 milioni di azioni saranno poi vendute dalla controllata della Cdp (all'80%) se verrà usata la greenshoe, l'opzione dei collocatori a vendere altri titoli per stabilizzare le quotazioni della debuttante. Fino a 600 milioni insomma saranno destinati all'aumento di capitale della società. Fintecna, poi, non scenderà sotto il 55,6% del capitale (greenshoe inclusa). ''I piani di crescita di Fincantieri sono molto importanti, non si può escludere che in futuro ci sia un ulteriore aumento di capitale e un aumento della quota collocata'', ha detto però Franco Bassanini, presidente Cdp. Nell'insolito allestimento di Palazzo Mezzanotte, con una gigantesca prua di nave Fincantieri a dominare Piazza Affari, l'A.d Bono ha spiegato che la società punta a migliorare la propria redditività, dopo aver registrato nel 2013 un margine operativo lordo per 300 milioni su 3,8 miliardi di fatturato. E' una "profittabilità che non ci soddisfa", ha detto. "Una volta raggiunta la piena capacità produttiva in Italia, che pensiamo di fare entro il 2015, avremo margini più elevati". "Abbiamo 9 miliardi di contratti già firmati, più 6 miliardi per accordi già fatti che nei prossimi mesi speriamo di concludere", ha detto ancora Bono. "Abbiamo un backlog, un carico di lavoro, che ci consentirà una crescita del 50% nei prossimi anni, al quale si accompagnerà una crescita della marginalità". "Per almeno tre anni" Fincantieri non distribuirà dividendi, ha chiarito Bono. "Sarebbe distorto chiedere un aumento di capitale per crescere e poi distribuire dividendi tra gli azionisti. Continueremo ad accumulare risorse interne per avere più possibilità di crescita''. 

Quanto a possibili acquisizioni, "contiamo di avere risorse per essere ancora più forti e capaci di prendere le iniziative necessarie", ha spiegato Bono. "La Cdp ha privilegiato il rafforzamento patrimoniale di Fincantieri perché è un'azienda che sta facendo investimenti importanti", ha detto ancora il numero uno della Cdp, Franco Bassanini. "Ha visto crescere in maniera cospicua il portafoglio ordini e oggi è leader in Europa nella cantieristica". E poi lo Stato "ha già incassato circa dieci miliardi di euro meno di due anni fa con la vendita di Fintecna, Sace e la quota di Simest alla Cdp", ha ricordato, e quell'incasso "è stato utilizzato, in parte, per ridurre il debito pubblico e in parte per accelerare la restituzione dei debiti della pubblica amministrazione".

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