Piazza Affari si conferma in rialzo
(Ftse Mib +0,3%) spinta da Ferrari (+3%), a pochi giorni dalla
trimestrale attesa per il prossimo 2 novembre. In calo lo spread
tra Btp e Bund tedeschi a 107,6 punti, con il rendimento annuo
invariato allo 0,964%.
Vento in poppa anche per Tim (+1,52%), dopo i risultati della
controllata Tim Brasil. Mentre in campo bancario si evidenza
Banco Bpm (+0,94%), indicata come possibile soggetto aggregatore
dopo il fallimento della trattativa tra Unicredit (+0,41%) e il
Tesoro per la fusione con Mps (+0,72%), con una possibile
proroga dell'Ue rispetto al termine di fine anno l'uscita dal
capitale di via Venti settembre. Più cauta Intesa (+0,26%),
invariata Bper.
Pochi i segni meno, limitati a Saipem (-0,8%), Tenaris
(-0,55%) ed Eni (-0,37%), con il greggio in calo (Wti -0,5% a
83,35 dollari al barile) in attesa delle anticipazioni
dell'American Petroleum Institute (Api) sulle scorte settimanali
di greggio.
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