Manifestazioni sindacali si sono
svolte questa mattina, dalle 10 alle 13, davanti agli aeroporti
milanesi di Linate e Malpensa nell'ambito dello sciopero
nazionale del comparto aereo a cui hanno aderto la gran parte
dei sindacati.
Nel primo scalo è stato attuato un corteo con la
partecipazione di circa 200 lavoratori (dato degli
organizzatori) a cui è seguito un tentativo di occupare viale
Forlanini, la grande arteria di accesso alla struttura, che poi
si è trasformato in un sit-in. Nel secondo un presidio con
un'ottantina di dipendenti con la richiesta, ottenuta, di un
incontro con l'Enac, l'Ente dell'aviazione civile. Secondo i
sindacati l'adesione è stata alta, il 70-80%, in particolare
nell'area Cargo cioè del trasporto delle merci.
Fra i temi al centro della protesta Alitalia e la nuova
compagnia aerea Ita e "l'aggressione frequente dei passeggeri
nei confronti di dipendenti degli aeroporti, per rimostranze
legate all'operatività degli aerei e al Green Pass".
"Il settore è in grave crisi e il Governo non sembra esserne
consapevole al punto da aver concepito la compagnia Ita - ha
sottolineato Gianni Cervone, segretario provinciale della
Cub-Trasporti -. E' un progetto nato morto che prevede solo
licenziamenti al posto di un vero rilancio. Alitalia è la punta
dell'iceberg ma si prevedono circa 3 mila licenziamenti in tutta
Italia dei dipendenti aeroportuali, in particolare degli
handlers cioè dal check-in fino all'imbarco e al caricamento dei
bagagli".
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