Seduta d'inizio settimana poco
convinta a Piazza Affari (+0,1%), come per la maggioranza delle
altre principali Borse europee, con Wall Street incerta alla
vigilia dei due giorni del Fomc, l'organismo della Fed che si
occupa di mercati e politica monetaria. Guardingo l'oro (+0,5%)
a 1.863 dollari l'oncia nel tardo pomeriggio.
A Milano hanno pesato sul Ftse Mib soprattutto le auto, in
particolare Ferrari (-3,3%), il giorno dopo il debutto del
marchio nell'alta moda. In rosso anche Stellantis (-1%), in
linea con il comparto in Europa, e in scia ha perso Exor
(-1,1%). Non molto meglio Cnh (-0,8%). In calo Azimut (-1,1%) e
non sono andati bene Buzzi (-0,8%) e Pirelli (-0,8%). Col
greggio in rialzo (wti +0,6% verso sera) a 71,3 dollari al
barile, hanno guadagnato i petroliferi, dall'impiantistica di
Tenaris (+1,4%) a Saipem (+1,4%9 e Eni (+1,3%). In ordine sparso
le banche, con lo spread che ha chiuso a 103 punti, in lieve
rialzo rispetto a venerdì scorso, in una giornata in cui la
Commissione Ue ha approvato la proroga dello schema italiano di
garanzie statali per facilitare la cartolarizzazione dei crediti
deteriorati (Gacs). Guadagni per Intesa (+1%) e Bper (+0,4%),
perdite per Unicredit e Fineco (-0,3% entrambe), Banco Bpm
(-0,7%) e Mps (-1,4%9. Bene le utility, in particolare Terna
(+1,3%9 e Hera (+1%). In cima al listino dei titoli a più
elevata capitalizzazione Amplifon (+3,2%).
Tra i titoli a minore capitalizzazione sono volati gli yacht
di lusso di The Italian Sea group (+7,7%), a meno di una
settimana dall'ingresso sul Mta, male invece l'As Roma (-2,9%).
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