Stentano a decollare le principali
Borse europee dopo l'apertura positiva di Wall Street, mentre si
guarda al Consiglio dell'Ue del pomeriggio e gli Usa attendono
l'indice della Fed di Chicago. Sullo sfondo resta la lotta alla
pandemia da Covid 19, con la corsa ai vaccini, che l'Oms
sottolinea però essere monopolio di un piccolo gruppo di Paesi.
I mercato osservano intanto l'arretramento dei metalli tra le
materie prime, dopo le azioni della Cina per calmierarne i
prezzi, con l'acciaio che nel primo pomeriggio riprende però
quota (+1%) a 5.000 dollari la tonnellata. Esenti dal calo oro
(+0,1%) a 1.884 dollari l'oncia e l'argento (+0,6%) a 27,8
dollari l'oncia. In Europa le Piazze migliori sono piatte, se si
guardano Londra (+0,04%) e Parigi (+0,01%), mentre perdono
Madrid (-0,2%) e Milano (-0,6%), con lo spread sostanzialmente
stabile, a 116,6 punti.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, cede
qualcosa (-0,09%), sotto il peso soprattutto dell'energia. Venno
in ordine sparso i petroliferi, nonostante il rincaro del
greggio (+1,5%) a 64,5 dollari al barile. Se infatti guadagnano
alcuni, come Galp (+0,5%) e Repsol (+0,4%), cedono molto altri
come Eni (-1,8%) nel giorno del dividendo e Neste Oyj (-0,8%),
così come nell'impiantistica Tenaris (-1,4%). Male le utility,
con picchi come quelli di Engie (-4,4%) e A2a (-3%), che stacca
il dividendo. Banche praticamente tutte in rosso, iniziando da
Credit Agricole (-3,8%) e Bnp Paribas (-2,2%). Tra le auto bene
Renault (+1,5%). Ottimisti i semiconduttori, a iniziare da Asml
(+1,7%) e Be Semiconductor (+1,5%).
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