Proseguono in discesa la mattina le
principali Borse europee, dopo che quelle asiatiche hanno chiuso
con cali significativi, alcune con i dati peggiori degli ultimi
due mesi, sui rinnovati timori di inflazione e schiacciate dal
calo dei tecnologici, dopo il tonfo del Nasdaq alla vigilia,
come viene evidenziato da alcuni analisti. Sullo sfondo resta la
pandemia da Covid 19, tra spinte verso la ripresa, grazie ai
vaccini, e i dati pesanti in India, ma anche il crescere dei
contagi a Taiwan, con nuove restrizioni. In Europa la Piazza
peggiore è Londra (-1,9%), seguita da Francoforte e Parigi
(-1,8% entrambe) e Madrid (-1,2%). In linea Milano (-1,3%), con
lo spread stabile poco sopra 114 punti e il rendimento del
decennale italiano allo 0,96%. Non dà segnali di tensione l'oro
(-0,3%) a 1.834 dollari l'oncia.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, perde
l'1,6%, sotto il peso soprattutto di beni voluttuari,
informatica e materiali. Male le auto, iniziando da Daimler
(-2,7%) e Renault (-2,8%). Tra i semiconduttori ad avere la
peggio sono Asm (-3,3%) e Ams (-2,7%). Male l'industria,
trasporto aereo compreso, con cali decisi come quelli di Ica
(-5%), Wizz Air (-3,9%) e easyJet (-3,5%). Tra quelle dei
materiali, soffre il comparto dell'acciaio, mentre i prezzi del
materiale salgono, soprattutto ArcelorMittal (-4,3%) e
Thyssenkrupp (-5,2%), nonostante le attese di ripresa dai conti
in rosso. Non sono in forma le banche, a partire da Virgin Money
(-4,2%), Natwest (-3,4%) e Hsbc (-2,6%). Tra i petroliferi, male
soprattutto Royal Dutch (-2,6%) e Aker (-2%), col petrolio in
calo (wti -1%) a 64,2 dollari al barile. Male i farmaceutici, a
cominciare da Glaxo e Bayer (-2,2%).
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