Borse europee positive, per la
prima volta sopra i livelli pre-pandemia. L'indice Stoxx 600
(+0,8% a 435,87 punti) sorpassa il valore registrato il 2
febbraio di 2 anni fa (433,9 punti), dopo essersi avvicinato
giovedì scorso (432,42 punti) prima del lungo ponte di Pasqua.
Negativi i futures Usa all'indomani nel nuovo record segnato da
Wall Street a seguito di dati macro favorevoli, del piano Biden
e dell'accelerazione imposta nella campagna vaccini
Oltreoceano. Un effetto sentito anche a Londra (+1,3%), che
precede Francoforte (+1,2%), Madrid (+0,9%), Milano (+0,6%) e
Parigi (+0,55%). Peggio delle stime il tasso di disoccupazione
italiano e dell'Ue, dove però è balzato l'indice Sentix che
misura la fiducia degli investitori, salito a 13,1 punti, ben
sopra le stime di un rialzo da 5 a 7,5 punti. In arrivo dagli
Usa insieme al Redbook sul commercio e, in tarda serata, le
scorte settimanali di greggio. Si attesta a 98 punti lo spread
tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento decennale in crescita
di 4,1 punti allo 0,67%. Proseguono in rialzo il greggio (Wti
+1,5% a 59,54 dollari al barile) e i metalli a partire dall'oro
(+0,3% a 1.737 dollari l'oncia). Corre a Londra Bp (+3,7%) che
ha raggiunto in anticipo di un anno l'obiettivo di portare il
proprio indebitamento netto a 35 milioni di dollari (29,62
milioni di euro). Più caute Shell (+1,13%) e Total (+0,33%),
debole Eni (-0,7%) in Piazza Affari, dove Intesa è invariata. In
campo bancario gira in positivo Credit Suisse (-0,84%), che ha
preannunciato una perdita trimestrale di 900 milioni di franchi
(812,73 milioni di euro) a causa di svalutazioni per 4,4
miliardi di franchi (3,97 miliardi di euro) per il fallimento
del fondo speculativo Archegos, che ha indotto il Cda a ritirare
lo stacco del dividendo. Corrono Bbva (+2,45%), Santander
(+2,19%) e Barclays (+1,5%). Sugli scudi Cnh (+2,6%) in attesa
di novità nella trattativa su Iveco con con la cinese Faw. La
affianca Volkswagen (+2,47%), seguita da Stellantis (+1,22%),
debole Ferrari (-0,55%). Acquisti sugli estrattivo-minerari
Antofagasta (+4%), Rio Tinto (+3,21%), Bhp (+3,1%) e Anglo
American (+3%), insieme ad ArcelorMittal (+2,5%), spinte dalle
quotazioni dei metalli.
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