Nelle prossime ore si decidono le
sorti di Tirrenia e quelle legate alla continuità territoriale
da e per la Sardegna, anche se la prima manifestazione di
interesse, quella sulla Civitavecchia-Olbia con imposizione di
obblighi di servizio pubblico, scade mercoledì 31 ed è probabile
che il gruppo Cin intenda partecipare, anche se non vi è mai
stata una conferma ufficiale.
Oggi, intanto, occhi puntati sul tribunale di Milano per la
scadenza della presentazione del piano di ristrutturazione con
la palla che resta nelle mani dei commissari di Tirrenia in
amministrazione straordinaria e del Mise. Come infatti ha
sottolineato l'ad Massimo Mura in una lettera ai sindacati in
cui paventa il rischio di un mancato salvataggio, "la società
ha concluso accordi preliminari con i propri creditori/fornitori
(al 94%) per la ristrutturazione del debito, ma al fine di
completare l'operazione di salvataggio della società manca
l'accordo con i commissari di Tirrenia As, con il benestare
determinante del Mise, ad oggi non ancora pervenuto".
La soluzione proposta dalla compagnia garantirebbe il
pagamento dell'80% del credito che verrebbe elevato a
privilegiato con ipoteche di primo grado e garantirebbe la piena
occupazione del personale navigante anche in assenza del rinnovo
della convenzione. Inoltre andrebbe avanti il piano di rinnovo
della flotta del gruppo. Un eventuale mancato accordo, invece,
comporterebbe il recupero del credito fra il 17% e il 26% con il
rischio di tagli sui collegamenti marittimi e sull'occupazione.
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