Cauta Piazza Affari (+0,1%) in
avvio di mattinata, dopo avere aperto piatta, conclusa la
partita della fiducia al nuovo premier, Mario Draghi, e in linea
con l'incertezza dei listini europei, tra le difficoltà
sanitarie ed economiche causate dal Covid. Pesano sul listino di
Milano i petroliferi, a partire da Eni (-1,4%) dopo i conti, ma
anche Tenaris (-0,8%) e Saipem (-0,5%), col greggio in calo (wti
-1,8%) a 59,4 dollari al barile, che ha già condizionato i
mercati dell'Asia. Male le auto, da Stellantis (-0,7%) a Ferrari
(-0,3%), soffre Atlantia (-0,7%).
Corrono in cima al listino principale Moncler (+7%) il giorno
dopo i conti, e Leonardo (+8,2%), col titolo rimasto bloccato
qualche minuto in asta di volatilità, il giorno dopo un accordo
con Danieli e Saipem per la riconversione green dell'acciaio.
Incerte le banche, con qualche piccolo guadagno per Bper
(+0,2%), Intesa e Banco Bpm (+0,1%), mentre sono in negativo
Fineco (-0,4%) e Unicredit (-0,3%), mentre lo spread è risalito
a 98 punti col rendimento del decennale allo 0,65%, dopo avere
toccato in avvio i 99,5 punti ed essere poi sceso a 96,3.
Bene Campari (+1,6%) il giorno successivo ai conti e
guadagni per i semiconduttori con Stm (+0,8%) e nell'industria
per Interpump (+0,7%). In lieve rialzo Tim (+0,2%) dopo il Cda
che ha stretto sulla rosa dei nomi per il rinnovo.
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