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Da digitale a sostenibilità, lo schema delle linee guida Recovery Plan

Da digitale a sostenibilità, lo schema delle linee guida Recovery Plan

Sei missioni in bozza piano, anche salute, istruzione e inclusione

BEIRUT, 08 settembre 2020, 16:09

Redazione ANSA

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Una veduta di Palazzo Chigi sede del governo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una veduta di Palazzo Chigi sede del governo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una veduta di Palazzo Chigi sede del governo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una trentina di pagine e sei macro-missioni. Si compone così il primo schema delle linee guida per il Recovery Plan italiano. Linee guida che verranno presentate per la prima volta nella riunione del Ciae prevista domani mattina a Palazzo Chigi. Le sei missioni inserite nella bozzaa a quanto si apprende da fonti di governo, riguardano: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica; salute; infrastrutture nel segno della sostenibilità; istruzione e ricerca; inclusione sociale e territoriale.

La riunione sarà presieduta dal premier Giuseppe Conte e vedrà la partecipazione, oltre che del titolare per gli Affari Europei Enzo Amendola, di diversi ministri competenti sul dossier.

L'obiettivo è tracciare un primo schema delle linee guida per il Recovery Plan che l'Italia, secondo il calendario previsto dalla commissione Ue, è tenuta presentare formalmente in Ue da gennaio ad aprile 2021. 

Le linee guida partono dal tema della digitalizzazione e prevedono l'informatizzazione della pubblica amministrazione; il completamento della rete nazionale in fibra ottica e interventi per lo sviluppo delle reti 5G.

Quindi, la rivoluzione verde.

Nella bozza del documento si rileva come "L'inquinamento dei centri urbani resti elevato e il 3,3 per cento della popolazione viva in aree dove gli standard europei di tossicità dell'aria risultano oltrepassati". Gli obiettivi sono dunque la decarbonizzazione dei trasporti, il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici pubblici, nonchè la gestione integrata del ciclo delle acque.

Per quanto riguarda le infrastrutture, Il documento parla del "completamento dell'alta velocità Torino-Lione: alta velocità ferroviaria per passeggeri e merci e lo sviluppo delle reti autostradali con ponti e viadotti. Inoltre sono previsti investimenti nella mobilità urbana sostenibile pubblica e privata.

Quarto punto:istruzione formazione e ricerca. Su questo punto il governo ha intenzione di ricorrere massicciamente al Recovery Fund: digitalizzazione dell'istruzione, lotta all'abbandono scolastico, politiche mirate ad aumentare i laureati. Cablaggio in fibra ottica delle università

Per quanro riguarda equità e inclusione, l'analisi del governo è che la diseguaglianza in Italia è aumentata e bisogna contrastarla anche riqualificando centri urbani e periferie. Qui la parte più importante che entra nel programma è quella delle politiche attive del lavoro e per l'occupazione giovanile, oltre al Family act e ad una particolare formazione per le donne.

Ultimo punto, il sesto, quello della Salute. Più posti in terapia intensiva, resi necessari dall'epidemia ma anche un uso più intenso ed integrato della tecnologia, a partire dall'introduzione del fascicolo sanitario elettronico. Un capitolo di interventri sarà indirizzato anche alle cure e all'assistenza a domicilio.

Raddoppiare il tasso di crescita dell'economia portandolo in linea con la media Ue all'1,6% e un aumento del tasso di occupazione di 10 punti percentuali per arrivare al 73,2% della media Ue. Sono i primi due obiettivi "economico-sociali di lungo termine del governo" indicati nella bozza delle Linee Guida per la definizione del Recovery plan italiano. Gli altri traguardi includono: "elevare gli indicatori di benessere, equità e sostenibilità ambientale"; ridurre i divari territoriali di "pil, reddito e benessere" visto che "il divario Nord-Sud in termini di pil, occupazione e Bes si è aggravato". Il governo intende promuovere una "ripresa del tasso di fertilità", ridurre l'abbandono scolastico, rafforzare la sicurezza di fronte alle calamità naturali e garantire la sostenibilità della finanza pubblica.

"Riduzione strutturale del cuneo fiscale sul lavoro tramite una riforma dell'Irpef in chiave progressiva" con una legge delega entro fine 2020 e decreti attuativi entro il 2021. E' uno dei progetti indicati nelle 32 pagine delle "Linee guida per la definizione del piano nazionale di ripresa e resilienza" che disegnerà il Recovery plan italiano. Il piano si compone di "sfide, missioni e azioni/progetti" e prevede anche la revisione degli ammortizzatori sociali in "chiave perequativa" all'interno di una legge delega di riforma del lavoro entro aprile 2021. Tra le missioni il completamento della rete nazionale di tlc in fibra ottica, la graduale decarbonizzazione dei trasporti, il cablaggio in fibra ottica di scuola e università.

"Il Recovery fund va parlamentarizzato. Vanno individuate modalità non di rito, ma di sostanza perché questo gran risultato ottenuto in Europa non può essere definito solo dal governo. È necessario un confronto anche sulle linee di indirizzo". Sono queste, secondo fonti parlamentari del Pd, le raccomandazioni al ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola, durante l'assemblea dei senatori Dem.

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