Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Economia
  1. ANSA.it
  2. Economia
  3. Libro Bianco dell'Economia digitale, con il Covid grande accelerazione

Libro Bianco dell'Economia digitale, con il Covid grande accelerazione

Gubitosi: "Pubblico e privato insieme, dovremmo fare un patto per mostrare (nel digitale, ndr) un ranking più adeguato all'Italia"

La presentazione oggi nella Sala Tirreno della Regione Lazio, del Libro Bianco dell'Economia digitale.

L'evento viene trasmesso in streaming sulla pagina Facebook e sul sito di ANSA.it.

RIVIVI LA DIRETTA

 

Con il Libro Bianco sull’Economia Digitale, il Centro Economia Digitale fondato da Rosario Cerra, identifica gli elementi chiave per un disegno organico di policy sull’economia digitale in grado di imprimere un’accelerazione allo sviluppo di un’Italia Digitale su cui fondare la ripartenza e una crescita economica duratura e sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.

In Italia "mancano scuole per imprenditori: si fa l'imprenditore per eredità o imparandolo sul campo". Lo ha sottolineato il ministro allo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli durante la presentazione del Libro Bianco dell'economia digitale. "Stiamo cercando di colmare questo vuoto anche grazie alle iniziative delle nostre aziende pubbliche partecipate" aggiunge Patuanelli toccando il tema della formazione che in futuro, complice la rivoluzione digitale dovrà cambiare.

"Noi abbiamo una presenza in tutto il mondo. Il Covid sta provocando ancora difficoltà ovunque. In questo momento la digitalizzazione ci ha aiutato moltissimo". Lo ha detto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. "Abbiamo - ha aggiunto - una grande capacità di calcolo. In Eni abbiamo una grande cultura del digitale. Nel giro di qualche ora a fine febbraio circa 21 mila postazioni sono passate in smart working. Quasi tutta la parte operativa è digitalizzata e questo ci ha permesso di garantire la continuità operativa e l'integrità di tutti gli asset. Il Covid ci ha consentito di sperimentare tutte le nostre potenzialità digitali".

"Come tutte le aziende abbiamo sospeso le guidance 2020 perchè la visibilità è molto bassa. Ma siamo ottimisti, la nostra azienda ha reagito in modo fortissimo e non rivediamo i nostri piani di investimento sia per innovazione che nel fisico". Lo ha detto l'amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo. Affrontando il tema del digitale, Profumo ha osservato che è aumentata la superficie che può essere "attaccata dal cybercrime e quindi occorre ripensare la sicurezza digitale. Il mondo in movimento, ci proponiamo come player che presidia queste tematiche".

"Con il Covid siamo improvvisamente passati ad una copertura 24 ore su 24. Questo ci ha obbligato a cambiare il modello produttivo ed abbiamo accelerato sul fronte del digitale". Lo ha detto l'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini. "Ad esempio - ha aggiunto - il modello RayPlay ha dovuto ripensare la proprio offerta. E la piattaforma di RayPlay rappresenta un unicum a livello internazionale. Questi mesi che abbiamo attraversato e quelli che stiamo vivendo modificheranno il settore dell'audiovisivo. Come racconteremo le storie avendo vissuto questo momento? Questo non è secondario per chi fa comunicazione e offre contenuti. In tutto questo il digitale ci aiuta moltissimo. L'investimento sul digitale riguarda principalmente l'aspetto dei contenuti".

"Pubblico e privato insieme, dovremmo fare un patto per mostrare (nel digitale, ndr) un ranking più adeguato all'Italia". Lo sottolinea il ceo di Tim partLuigi Gubitosi. Nel DESI (Digital Economy and Society Index), l'indice europeo che monitora le prestazioni digitali globali dell'Europa siamo alla 28esima posizione ma non è la connettività il problema dell'Italia quanto la mancanza di competenze digitali. "La grande difficoltà è su capitale umano dove siamo ultimi: mancano competenze di base, processo che parte dalla scuola e per questo abbiamo creato Risorgimento Digitale", l'iniziativa di formazione di Tim sottolinea Gubitosi. L'Italia può comunque essere protagonista nel digitale: "non c'è nessun destino già scritto, è nelle nostre mani".

La strategia per accelerare la copertura dell'Italia con la fibra per chiudere il digital divide interno ma anche per recuperare il gap con l'Europa deve avere "un approccio tattico ma non populistico". Lo descrive così l'ad di Open Fiber Elisabetta Ripa

"Dobbiamo avere la consapevolezza che una maggiore digitalizzazione porta a efficienza e produttività". Lo ha detto Danilo Cattaneo, amministratore delegato di InfoCert (gruppo Tinexta). Il Covid ci ha fatto "preoccupare molto - ha aggiunto - ma abbiamo saputo reagire. Si è materializzata una polarizzazione sugli estremi dal punto di vista della digitalizzazione. La fatturazione elettronica, ad esempio, è stata fatta partire con una normativa ma ora la utilizzano tutti e si apprezzano i suoi vantaggi". Noi aiutiamo le "aziende a digitalizzarsi. Ci stiamo occupando anche dei professionisti. Le piccole e medie imprese non spingono verso la digitalizzazione a causa di una situazione economica. Ma con l'arrivo del Covid si sono trovati ad affrontare una situazione nuova".

Gli investimenti in alta tecnologia ed innovazione digitale rendono 2,4 volte il capitale investito e secondo il Centro Economia Digitale si può fondare la ripartenza e una crescita economica duratura e sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. "Si tratta di scegliere di allocare una parte significativa delle risorse del Recovery fund a favore di investimenti nell'alta tecnologia e nell'innovazione digitale - dice Rosario Cerra, fondatore del Centro - La nostra proposta è quella di destinare annualmente per il periodo 2021-2024 una quota pari all'1% del Pil, 17 miliardi per un totale di 68 miliardi di euro. Secondo le nostre analisi questo potrebbe generare un moltiplicatore sul pil di 2,4 volte con un impatto complessivo di oltre 160 miliardi".

Gli interventi:


ï‚· STEFANO PATUANELLI, Ministro dello Sviluppo Economico
ï‚· ROSARIO CERRA, Presidente Centro Economia Digitale
 ANTONIO PARENTI, Capo rappresentanza - Rappresentanza in Italia della Commissione Europea
ï‚· FRANCESCO STARACE, Amministratore Delegato e Direttore Generale ENEL
ï‚· CLAUDIO DESCALZI, Amministratore Delegato ENI
ï‚· ALESSANDRO PROFUMO, Amministratore Delegato LEONARDO
ï‚· ELISABETTA RIPA, Amministratore Delegato OPEN FIBER
ï‚· FABRIZIO SALINI, Amministratore Delegato RAI
ï‚· LUIGI GUBITOSI, Amministratore Delegato TIM
ï‚· PIER ANDREA CHEVALLARD, Amministratore Delegato TINEXTA

Modera: LUIGI CONTU, Direttore ANSA

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video Economia


        Vai al sito: Who's Who

        Modifica consenso Cookie