Piazza Affari si conferma in calo
dopo l'inversione di rotta a seguito delle stime dell'Ocse, che
per l'Italia parlano di un calo del 14% del Pil in caso di
ritorno della pandemia Con lo spread in aumento a 182 punti
l'indice Ftse Mib cede lo 0,5%, in linea con Londra e
Francoforte, ma peggio di Madrid e Parigi (-0,1% entrambe).
Positivi i futures Usa in vista delle richieste di mutui e della
decisione della Fed sui tassi. In particolare scivolano i
bancari Bper (-4,12%), congelata anche per eccesso di
volatilità, Unicredit (-2,3%, Intesa (-1,2%), che dovrà
rispondere ai rilievi dell'Antitrust per l'Ops su Ubi -0,94%).
Segno meno anche per Banco Bpm (-0,9%). Pochi i rialzi, limitati
a Tim (+2,8%), Moncler (+1,82%), Diasorin (+1%) e Snam (+0,54%),
che ha annunciato due nuove accuisizioni e il lancio di un bond
da 500 milioni nell'ambito del 'Transition Bond Framework'
presentato ieri. Giù Fca (-2,18%) e, con il calo greggio Wti
sotto i 38 dollari (-3%), Eni (-1,9%) e Saipem (-2,66%).
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