Restano pesanti a metà seduta le
Borse europee, con gli investitori preoccupati dall'avanzata del
coronavirus dopo l'avvertimento del presidente Usa Donald Trump
mentre si misurano gli effetti dell'epidemia sulle aziende, che
corrono a sospendere dividendi, ritirare previsioni e ridurre
gli investimenti, come annunciato da Bp.
Londra cede il 3,3%, Parigi il 3,2% e Francoforte il 3%
mentre Milano e Madrid contengono i ribassi all'1,7%. A Piazza
Affari affonda Exor (-5,2%), vanno male le banche con Unicredit
(-3,2%), Intesa (-3%) e Bper (-2,9%), soffrono Poste, Fca ed
Enel (-2,8%). Pirelli perde il 2% nonostante i nuovi soci mentre
corrono Atlantia (+4,7%), che spera in un accordo con il governo
su Aspi, e Unipol (+2,3%), spuntata nell'azionariato di
Mediobanca (-0,65%).
In Europa soffrono le banche (-4,2% l'indice Stoxx),
penalizzate dal taglio dei dividendi, e le materie prime
(-3,5%). Lo spread Btp-Bund è a 207, recupera un po' di terreno
il petrolio. I future su Wall Street perdono il 3%.
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