Piazza Affari appare incerta nella
seconda parte della seduta (Ftse Mib -0,1%) dopo un rimbalzo in
territorio positivo, con i futures Usa contrastati dopo una
sostanziale stabilità dei prezzi alle importazioni e alle
esportazioni e delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti a
gennaio. Sul paniere principale prevalgono i segni meno, da Stm
(-1,9%), oggetto di prese di beneficio dopo il balzo della
vigilia insieme agli altri titoli del settore dei
microprocessori. Sugli scudi Unipol (+6,7%) dopo i conti, mentre
Nexi (+4,23%) prosegue la corsa della vigilia dopo l'accordo sul
Fintech con Unicredit (-0,96%), che frena insieme a Banco Bpm
(-1%), Bper (-0,9%) e Intesa (-0,42%) con lo spread in rialzo a
132 punti a seguito delle forti tensioni nella maggioranza di
Governo. Riparte Pirelli (+1%), dopo il calo della vigilia a
seguito delle vendite di auto in Cina, bene Prysmian (+1,19%) e
Atlantia (+1,1%), giù invece Fca (-0,66%) e Tim (-0,53%),
oggetto di prese di beneficio dopo la corsa della vigilia.
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