Piazza Affari ha chiuso la seduta
in testa alle principali borse europee dopo un cambio di rotta
nel finale, che ha portato l'indice Ftse Mib a guadagnare lo
0,12% a 24.892 punti, vicina ormai alla soglia dei 25mila
toccata l'ultima volta nel marzo del 2008. Stabili gli scambi
per 2,6 miliardi di controvalore.
Sugli scudi Nexi (+4,53%), nonostante le valutazioni degli
analisti di Intermonte e Ubi all'indomani dei conti in linea con
le stime e dopo l'accordo con Unicredit sul Fintech. Bene anche
Tim (+3,65%), su ipotesi di un accordo con Kkr per rilevare Open
Fiber, mentre Stm (+2,69%) ha corso insieme ai rivali
tecnologici europei. Sotto pressione Pirelli (-2,15%) ed Fca
(-1,21%) insieme a Brembo (-1,67%) dopo i dati sulle vendite di
auto in Cina in gennaio, con il maggior calo (-18%) dal 2012.
Segno meno anche per Saipem (-1,59%) ed Eni (-0,86%) nonostante
il rialzo del greggio (Wti +0,82%).
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