La paura per il coronavirus si
sposta sulle Borse europee dopo aver pesato sui pochi listini
asiatici aperti. Londra cede l'1,8%, Parigi l'1,7%, Francoforte
l'1,5% e Milano lo 0,9% mentre i future a Wall Street perdono
l'1%. Il sell-off globale affossa il petrolio, con il Brent che
scivola sotto i 59 dollari (-2,8%) e il Wti che cede quasi il 3%
a 52,6 dollari, e le materie prime, tutte in pesante calo ad
accezione dell'oro (+1,27% a 1.580 dollari), considerato dagli
investitori, al pari di yen e Treasury, uno dei pochi rifugi
sicuri. I future sull'indice Ftse China A 50 hanno chiuso in
calo del 5,6% e trattano con un nuovo ribasso dello 0,2% mentre
lo yuan offshore continua a perdere terreno sul dollaro, con cui
scambia ai minimi da un mese (6,984). In rosso tutti i settori
con le materie prime, i semiconduttori e l'abbigliamento che
temono maggiormente gli effetti che il virus avrà sull'economia
cinese. I giganti del lusso Lvmh e Kering cedono il 3,6%, Anglo
American il 5,2% e Rio Tinto il 4,7%.
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