"Il Crodino non deve lasciare
Crodo". E' l'appello degli amministratori della valle Antigorio,
una laterale dell'Ossola, per difendere l'aperitivo 'biondo',
nato nel 1964, che porta il nome del piccolo paese. Nello
stabilimento di Crodo - 80 dipendenti - la produzione del
Crodino dovrebbe cessare a dicembre 2020 per essere trasferita
altrove.
Il sindaco di Crodo, Ermanno Savoia, ha deciso di chiamare a
raccolta amministratori, politici, sindacalisti e lavoratori per
un'assemblea che si terrà venerdì sera. L'amministrazione sta
cercando la strada per convincere Campari, che ha mantenuto la
produzione a Crodo nonostante lo stabilimento sia passato alla
società danese Royal Unibrew, che ha acquisito tutti gli altri
marchi di acque e bibite prodotti. "Dobbiamo fare di tutto
perché una produzione che lega il suo nome al territorio, il
Crodino, non emigri verso altri stabilimenti", sostiene il
sindaco Savoia.
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