Più di trecento lavoratori della
Mahle, azienda della componentistica auto, manifestano davanti
alla sede della Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino.
Il governatore Alberto Cirio incontrerà una delegazione di
operai e rappresentanti sindacali.
La multinazionale tedesca vuole chiudere le due fabbriche
perché la riduzione del livello di ordini a livello europeo,
soprattutto nella produzione di motori diesel, ha notevolmente
ridotto la capacità utilizzata.
A rischio ci sono 450 posti lavoro negli stabilimenti di La
Loggia (Torino) e Saluzzo (Cuneo): se non sarà raggiunto un
accordo il 7 febbraio scatteranno i licenziamenti. I sindacati
sollecitano un nuovo intervento del ministero dello Sviluppo
Economico e il ritiro della procedura di licenziamento.
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