Unicredit diluisce la propria presenza in Turchia e esce dalla joint venture (Koc Finansal Hizmetler, Kfs) che controlla Yapi Kredi. Il gruppo di Piazza Gae Aulenti scende al 31,93% mentre Koc holding sale al 49,99% (di cui il 40,95% indirettamente tramite Kfs e il 9,04%) della banca turca. Il restante circa 18% delle azioni di Yapi continuerà ad essere quotato alla Borsa di Istanbul. L'impatto dell'operazione sul conto economico Unicredit sarà di 1 miliardo di euro. Per quanto riguarda il Cet1 ratio, l'impatto finale per Unicredit è previsto positivo, "in un intorno di 5 punti base". Nell'ambito dell'operazione, il Gruppo Koc - si legge in una nota - diventerà azionista unico di Koç Finansal Hizmetleri (Kfs) , il veicolo attraverso il quale il Gruppo Koç e UniCredit hanno condotto con successo le attività bancarie in Turchia a partire dal 2002. Nell'ambito dell'accordo, il 31,93% delle quote di YapÕ sarà trasferito da Kfs a UniCredit mentre il 9,02% di Yapi sarà trasferito da Kfs a Koç Holding.
L'impatto dell'operazione sul conto economico Unicredit sarà di 1 miliardo di euro. Quello "sul conto economico consolidato, di -0,4 miliardi di euro, sarà contabilizzato - si legge in una nota Unicredit - alla sottoscrizione dell'accordo, nel quarto trimestre 2019. Alla chiusura dell'operazione, il rilascio della riserva negativa di cambio su base pro-rata sarà stornato a conto economico generando un ulteriore impatto di -0,6 miliardi, mentre sarà neutrale sul Cet1".
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